28 Marzo 2024, giovedì
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Caso Cucchi, le dichiarazioni di medico e infermiere: “In cella aveva lividi, camminava male, ma disse che non aveva bisogno di niente”

“Disse che aveva dolori alla zona sacrale e agli arti inferiori. Camminava appoggiandosi con la mano al muro. Era leggermente curvo, scaricava parte del peso sul muro; chiese un farmaco che prendeva abitualmente”. Così racconta ai giudici Giovanni Battista Ferri, responsabile dell’ambulatorio medico della Città giudiziaria di Roma, che lo visitò nella struttura giudiziaria. Intorno alle 14 del 16 ottobre 2009 (il giorno dopo l’arresto del giovane per droga) fu lui ad essere ad essere avvisato della presenza di Cucchi nelle celle del tribunale a conclusione dell’udienza di convalida. “Andai nelle celle, mi presentai e gli chiesi cosa potevo fare per lui; la risposta fu che non aveva bisogno di nulla”.Immagine correlata

Sulle sue condizioni di salute il medico ricorda che “lo vidi solo in viso. Nel referto scrissi che aveva lesioni ecchimotiche su entrambi gli occhi e che aveva riferito dolori alla regione sacrale e agli arti inferiori. Secondo me erano lesioni da evento traumatico, e dal dolore sembravano lesioni recenti, ma lui rifiutò di farsi visitare”. E alla richiesta sul come si fosse procurato quel dolore, la risposta fu “che era caduto dalle scale il giorno precedente, anche se quella risposta non mi convinse. Comunque, le sue condizioni di salute consentivano di andare in carcere; era idoneo per la detenzione”.

Prima del dottor Ferri è stato sentito anche un ex detenuto, portato nelle celle di piazzale Clodio lo stesso giorno di Cucchi dopo un arresto per spaccio, che ha detto di aver sentito Cucchi bussare alla porta della cella. “Chiedeva la terapia e il metadone, chiamava le guardie, ma non venivano. E allora qualcuno dalle altre celle urlò di non chiamarle ‘guardie’, ma ‘agenti’. E quando cominciò a chiamarli così, loro arrivarono”.

In tribunale era stato sentito anche Francesco Ponzo, un infermiere che era nell’ambulanza che nella notte tra il 15 e il 16 ottobre 2009 intervenne su chiamata nella caserma dei carabinieri di Tor Sapienza, dove Cucchi era stato portato.

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