28 Marzo 2024, giovedì
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Cerignola,in manette esponenti del Clan DiTommaso

Cerignola. Alle prime luci dell’alba i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia, coadiuvati da quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Puglia, della Compagnia di Cerignola, e con il supporto di un elicottero 6° Nucleo Elicotteri di Bari, hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Bari su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia – DDA, che ha coordinato fin dal principio le complesse attività investigative che i Carabinieri hanno attivato e sviluppato nei confronti del capo e di un altro elemento di spicco del clan Ditommaso di Cerignola.Immagine correlata

A finire in manette per i reati di rapina, tentata estorsione, autoriciclaggio e violenza privata, tutti aggravati dall’avere agito col c.d. metodo mafioso, sono stati i cerignolani Ditommaso Stefano, cl. ’69, e il nipote Rubbio Antonio, cl. ’90, ritenuti rispettivamente capo ed elemento di vertice del clan Ditommaso, conosciuti anche col soprannome “Taddone”, attivo a Cerignola e nei comuni del basso tavoliere, e con base logistica nel quartiere San Samuele del centro ofantino.

Il provvedimento cautelare scaturisce da un complesso impianto d’indagine predisposto dal Nucleo Investigativo di Foggia a seguito della rapina ai danni di un imprenditore, al quale,  nel mese di dicembre 2015, in pieno giorno e nei pressi di un negozio di parrucchiere frequentato da diverse persone, era stata sottratta con violenza un’autovettura di ingente valore. Nel corso della rapina la vittima era stata letteralmente sequestrata da quattro individui armati, che l’avevano costretta a salire su un’altra auto, ma che era poi riuscita a sfuggire loro lanciandosi dall’auto in corsa. In quei frangenti l’imprenditore aveva potuto riconoscere uno dei rapinatori, poi identificato in Rubbio Antonio, che poco prima era entrato nell’esercizio commerciale per studiare i suoi movimenti e colpire nel momento in cui sarebbe uscito per riprendere l’automobile.

a cura di Gennaro Sannino

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