26 Aprile 2024, venerdì
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Mattarella: “La Verità è un obbligo morale’. Bologna ricorda le sue vittime

La prima parte della commemorazione delle 85 vittime della strage del 2 agosto 1980 si è tenuta a Palazzo  D’Accursio sede del Comune, con gli interventi del sindaco di Bologna Virginio Merola, del presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime Paolo Bolognesi e del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede

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I processi giudiziari sono giunti fino alle condanne degli esecutori, delineando la matrice neofascista dell’attentato. Le sentenze hanno anche individuato complicità e gravissimi depistaggi. Ancora restano zone d’ombra da illuminare. L’impegno e la dedizione di magistrati e servitori dello Stato hanno consentito di ottenere risultati che non esauriscono ma incoraggiano l’incalzante domanda di verità e giustizia”.

Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio per il 38mo anniversario della strage di Bologna. 

C’è un obbligo morale prima ancora che politico che ci guida: giungere ad una verità certa, libera da zone grigie e sospetti.Questo è l’unico vero modo di onorare le vittime e realizzare le legittime e sacrosante richieste dei loro familiari”. Sono le parole pronunciate da Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia, nell’incontro coi familiari delle vittime della Strage di Bologna. “C’è uno Stato che per 38 anni è rimasto in silenzio, negligente e non ha voluto fare luce su verità inconfessabili su cui bisogna accendere un faro”. “Vogliamo che possiate credere nello Stato non con le parole ma con i fatti concreti. Il tempo delle parole è finito:abbiamo siglato un protocollo triennale tra ministero della Giustizia, dei Beni culturali e Cdm per la digitalizzazione degli atti così che siano accessibili a tutti” il ministro ha sottolineato che questa attività di digitalizzazione della documentazione relativa alle stragi che hanno insanguinato l’Italia negli negli scorsi decenni, verrà portata avanti anche con il coinvolgimento “dei detenuti” in un’ottica di finalità rieducativa della pena. La digitalizzazione, ha concluso, riguarderà la cosiddetta “Rete degli archivi per non dimenticare”.

a cura di Maria Parente

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