Dopo il redditometro arriva il risparmiometro. L’Agenzia delle Entrate aggiunge al suo arsenale di strumenti per la lotta all’evasione fiscale uno uovo che si abbatterà sui risparmi degli italiani detenuti sui conti correnti.Il risparmiometro è un nuovo algoritmo studiato dall’Agenzia guidata da Ernesto Maria Ruffini per verificare se la quantità di denaro conservata in banca è congrua rispetto alla dichiarazione dei redditi.
Ovviamente come il redditometro, anche con il risparmiometro il cittadino potrà difendersi grazie al contraddittorio dinanzi agli ispettori del Fisco a cui potrà presentare prove della sua innocenza fiscale. A cadere nelle trame del risparmiometro tutte le persone fisiche, intestatari di rapporti finanziari in euro e unicamente a loro riconducibili, con codice fiscale presente e valido nella banca dati dell’anagrafe tributaria.A finire nell’algoritmo del risparmiometro conto corrente, conto deposito titoli e/o obbligazioni, conto a deposito a risparmio libero vincolato, rapporto fiduciario, gestione collettiva del risparmio, gestione patrimoniale, certificati di deposito e buoni fruttiferi, conto terzi individuale e globale fino alle carte di credito, prodotti finanziari emessi dalle assicurazioni, acquisto e vendita di oro e metalli preziosi.
a cura di Maria Parente