27 Aprile 2024, sabato
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Il Portogallo uscirà dal piano di salvataggio senza il paracadute della Troika

Il primo ministro portoghese Pedro Passos Coelho ha annunciato che il paese non richiederà una linea di credito precauzionale una volta che sarà uscito dal piano di salvataggio. Lisbona, quindi, dopo l’ultima tranche di aiuti il prossimo mese, si finanzierà solo sui mercati senza ricorrere nuovamente ai creditori internazionali (Fmi, Commissione Ue e Bce) che per aiutare il paese a uscire dalla crisi nell’aprile del 2011 stanziarono un pacchetto di salvataggio da 78 mld di euro in scadenza formalmente il 17 maggio.
“Capisco che il ritorno alla crescita economica dello scorso anno deve ancora tramutarsi” in un miglioramento delle condizioni di vita delle persone, ha affermato il premier durante un discorso in televisione. Tuttavia, il Portogallo “è sulla strada giusta e si sta riprendendo con una base più solida e sostenibile di quella che avevamo in passato”, ha aggiunto il primo ministro. Il Portogallo è il secondo paese dopo l’Irlanda ad aver riguadagnato l’accesso ai mercati a seguito del bailout. Grecia e Cipro, invece, stanno ancora ricevendo le tranche di aiuti dai credito internazionali. Nonostante la ripresa, il Portogallo risulta molto più indebitato rispetto al periodo precedente la crisi, condizione che rende ancora più rischiosa la decisione di Lisbona di non ricorrere a una linea di credito precauzionale. Un piano del genere permetterebbe invece al paese di ricorrere ai fondi solo in caso di emergenza e solo se Lisbona dovesse perdere credibilità sui mercati. Tuttavia alla linea di credito precauzionale sarebbero associate delle nuove misure di austerity che richiederebbero di danneggiare la ripresa.

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