20 Aprile 2024, sabato
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Che fare con Renzi? Guerra civile!

Matteo-Renzi1-massone E’ ormai a tutti noto il fuorionda fra Giovanni Toti e Maria Stella Gelmini sul pensiero attuale di Silvio Berlusconi su Matteo Renzi, in relazione al quale non saprebbe cosa fare se allearsi o combatterlo. Se fossimo in lui lo combatteremmo.

Ormai Silvio Berlusconi si dovrebbe essere rassegnato a un eterno conflitto fra lui e un grande potere occulto internazionale che lo opprime e lo perseguita da anni. Già nel 1995 Silvio Berlusconi chiedeva il salvacondotto giudiziario e dunque sapeva a che cosa andava incontro solo per aver appoggiato in passato l’odiatissimo Bettino Craxi. Odiatissimo diremo un’altra volta perchè.

rothschild_rockefellerSullo sfondo di Matteo Renzi si staglia ancora una volta l’ombra sinistra dei suoi nemici di sempre e cioè la grande Massoneria che sostiene i grandi banchieri anglo-americani Rothschild e Rockefeller, dinastie folli e criminali le quali, avvalendosi del loro enorme potere economico e utilizzando il loro braccio armato della Magistratura aderente alla massoneria delle logge coperte (in Italia ce ne sarebbero tre una a Roma, una a Firenze e un’altra a Milano) hanno realizzato un dominio del mondo pressochè assoluto ma che ora sta crollando letteralmente perché è giunto a una tale degenerazione che l’intera parte occidentale del pianeta rischia di andare allo scontro con Russia e Cina e di perderlo come a suo tempo avvenne per i romani contro i barbari.

1Le misure a prendersi contro Matteo Renzi dovrebbero essere – secondo noi – le stesse misure che a suo tempo Silvio Berlusconi prese contro Gianfrano Fini e poi quelle prese contro Mario Monti. Con successo. Anzi con grande successo. Matteo Renzi – lo ricordiamo ai lettori meno informati – è figlio di Terenzio Renzi, per anni esponente di rilievo della D.C. toscana e primo venerabile di tutta la Massoneria fiorentina e dunque verosimilmente collegato anche lui ai vari Rothschild e Rockefeller e compagnia cantante. Quand’era ancora più giovane Matteo Renzi era l’autista e il portaborse di Renzo Lusetti, il quale ora è un militante dell’UDC. E i mentori di Matteo Renzi sono gli imprenditori Diego Della Valle (Corriere della Sera) e Luca Cordero di Montezemolo (Italicus) i quali non tradiscono le loro doppie scarpe una con Matteo Renzi, l’altra con l’UDC, se non proprio con Monti.

renzi merkelCome è noto l’estate scorsa Matteo Renzi senza nemmeno informare l’allora segretario del P.D. l’ex comunista Remo Epifani ma tenendo al corrente il suo omologo democristiano nel P.D. Enrico Letta, si recò in Germania e andò a baciare la mano della Merkel, in segno di sottomissione. La Merkel allora aveva due altri agit-prop in Italia che si chiamavano Gianfranco Fini e Mario Monti, anche essi con al seguito due piccoli partiti. Mario Monti – lo ricordiamo – subentrò come primo ministro a Silvio Berlusconi, regolarmente eletto, attraverso un vero e proprio colpo di stato ordito dal presidente della repubblica Giorgio Napolitano, d’intesa appunto con la Markel.

Quindi l’area Renzi, l’area Monti, l’area Fini (che suppongo la Merkel voglia resuscitare) sono aree politiche fra loro contigue, favorevoli alla permanenza dell’Italia nell’euro e nell’Unione Europea, aree che singolarmente contano poco, ma che, unite, tendono a formare un partito estremista neo-liberista di destra che più che un potenziale alleato di Forza Italia ne sarebbe il suo primo nemico. Oltre che essere il propinatore di un ulteriore disastro politico, economico e sociale per tutto il popolo italiano.

Matteo Renzi punta insomma a ripetere la sfida già vista alcuni anni fa intrapresa prima da Gianfranco Fini con Massimo Ciancimino e poi da Mario Monti con la nota vicenda dello spread.

Contrariamente alla valorosa Magistratura di Palermo che fece fallire il piano Ciancimino-Fini, la militarizzata, mitizzata e santificata Magistratura di Milano dovrebbe dare ancora una volta il suo prezioso contributo ai golpisti merkeliani. E’ noto infatti come Rothschild, Rockefeller e massoneria deviata e coperta, trovino un valido supporto in numerosi magistrati massoni o filo-massoni, prezzolati, corrotti e politicizzati di questa povera, serva Italia di dolore ostello non donna di provincia ma bordello. La Rete ci informa che a Milano al tempo delle stragi (quinquennio 1989 -1993) su un organico di cinquanta magistrati in Procura a Milano, ce ne erano almeno sei iscritti a logge coperte della massoneria alle dipendenze dei vari Rothschild, Rockefeller e compagnia cantante. Quali erano questi Magistrati? I nomi – pensiamo noi – sono gli stessi che furono denunciati da Pierluigi Vigna perchè secondo questo valoroso Magiatrato coprivano l’autoparco milanese sicchìè Vigna li denunciò pubblicamente con un dossiere di 249 pagine. Tra questi Di Maggio Francesco (il quale, benchè giovanissimo oltre che essere fra i Magistrati che proteggevano la struttura mafiosa dell’Autoparco Milanese, era nelle inchieste più importanti della Procura di Milano, era nell’Alto Commissariato per la lotta alla mafia era nella trattativa Stato-Mafia, era insomma dappertutto), A Taranto in quello stesso periodo la Procura della Repubblica del luogo era retta da un Magistrato il quale addirittura ha poi scritto un libro su “I simboli della Massoneria”. Le frequentazioni massoniche di Giovanni Tinebra all’epoca Procuratore della Repubblica di Caltanisetta e artefice del depistaggio Scarantino, furono denunciate pubblicamente da Luigi De Magistris, il quale finì come finì. E non è ancora detto come finirà. Perché il partito che lo sosteneva (l’I.D.V.) è stato stranamente azzerato.

ayalaLa mano lesta di Giuseppe Ayala tesa a far sparire l’agenda rossa di Paolo Borsellino è ormai nota a tutti. Parliamo quindi di Magistrati discussi forse venduti, i quali occupavano e occupano ancora posti apicali all’interno della Magistratura (a riprova del fatto che depistare paga) e hanno coperto e coprono ancora i criminali e i crimini che servono questa cupola mondiale, bancaria e non.

boccassiniQuesta Magistratura discussa, depravata e venduta finge ogni giorno di non vedere la criminalità di organizzazioni come il bilderberg, la trilatere, l’aspen isitute, che ancora oggi fabbricano e smerciano ogni giorno titoli tossici in quantità (in Italia solo la Procura di Trani persegue i relativi reati) titoli all’acquisto dei quali spesso le banche subordinano la concessione dei prestiti, facendo poi fallire centinaia e centinaia di imprenditori onesti, laboriosi e geniali.

Un’accolita di depravati e di accattoni quella di questi Magistrati che rende possibile la esistenza e l’operatività di queste organizzazioni criminali, che tuttavia non si sarebbero mai così grandemente sviluppate se i Rothschild e i Rockefeller non li avessero sostenuti da circa 300 anni, per farne il loro braccio armato.

Il potere giudiziario e il potere bancario corrotto si sono sempre intruppati in questa unica cosca planetaria supportata ‘moralmente’ da una burocrazia politica altrettanto corrotta, nell’ambito di un controllo totale del sistema che, ai più alti livelli, se non sei massone, filo-massone, bilderberghino, trilaterino, aspenino ecc. non potrai mai essere nessuno oppure se sei contro, diventi un perseguitato come è già accaduto per Silvio Berlusconi, per Bettino Craxi, per Sergio Castellari, per Raul Gardini, per Gabriele Cagliari e per altri ancora e come sta accadendo in questi giorni per Marcello Dell’Utri e forse adesso anche – addirittura – per Massimo D’Alema se non se la smette di impedire l’elezione a presidente della repubblica del neo-liberistia estremista di sinistra Romano Prodi e sentenziare che se l’Europa è quella che si vede oggi, l’Europa della recessione, della disoccupazione, della eliminazione dello stato sociale allora è giusto che la gente la bestemmi. Musica per le nostre orecchie.

Che cosa fare dunque con Matteo Renzi? Una cosa sola, rispondiamo noi: la guerra civile! E subito!
Michele Imperio

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