26 Aprile 2024, venerdì
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Fisco, un aprile infuocato

Adempimenti burocratici e tasse su tasse. Sembra essere questo l’eredità dei governi tecnici (Monti e Letta): un’inflazione di adempimenti e di versamenti fiscali. Il mese di aprile è emblematico: il 30 aprile si concentrano più di 50 scadenze, che diventano 135 se si considerano tutte quelle del mese. Una mole di obblighi tributari o previdenziali da togliere il sonno. Anche perché in molti casi si fa fatica a scorgerne la ratio: si va infatti dalla comunicazione telematica dovuta dai commercianti per le vendite in contanti fatte a cittadini stranieri per importi superiori ai mille euro al versamento dei contributi Inps dei datori di lavoro domestico, dalle annotazioni più varie nei registri Iva a quelle dei proventi delle associazioni sportive dilettantistiche, dal versamento delle addizionali Irpef a quello dei contributi Inps, dal pagamento delle ritenute alla fonte Irpef a quelli dei contributi Conai, Empaia, Enpals, dalla presentazione dei modelli Intrastat a quella del modello 730, dalla comunicazione dei beni concessi in godimento ai soci al versamento del contributo per il Sistri, dal rendiconto Ires per gli enti non commerciali alla trasmissione telematica delle denunce Uniemens, dalla trasmissione all’anagrafe tributaria dei dati relativi alle imposte dirette del 2013 a quelli relativi all’Iva, e si potrebbe proseguire ancora se questa pagina non avesse limiti di spazio. Basti segnalare che anche il giorno di Pasqua, domenica 20 aprile, segna la scadenza di 8 adempimenti fiscali, che grazie al cielo, slittano al 22 per la coincidenza di due giornate festive.

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