26 Aprile 2024, venerdì
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Energia eolica dall’Algeria: l’alternativa al gas per l’Italia

Il Nordafrica, in particolare l’Algeria, può dare una sterzata “rinnovabile” all’approvvigionamento energetico dell’Italia. Ma non parliamo del petrolio libico o del gas naturale, del quale proprio l’Algeria fornisce all’Italia un terzo del suo fabbisogno: la nuova frontiera invece potrebbe essere l’eolico, che può arrivare a un prezzo competitivo (9-10 centesimi a kilowattora), grazie a un “elettrodotto”, un cavo sottomarino di 170 km che Terna, il gestore della rete elettrica italiana, sta costruendo fra la Tunisia e la Sicilia.

Un prezzo, 9-10 cent per kw/h, che è la metà di quanto ci costa la produzione eolica nostrana ed è un prezzo competitivo rispetto all’energia prodotta dalle centrali elettriche alimentate a gas.

Quindi l’Algeria, che (dati Eni 2010) ora fornisce 22,71 dei 69,28 miliardi di metri cubi di gas naturale che importiamo ogni anno, può diventare una miniera di energia rinnovabile a basso costo. Prospettiva che riguarda l’intero Nordafrica, come scrive Federico Rendina sul Sole 24 Ore:

“Un domani molto vicino (si parla del debutto nel 2015 per un progetto che dovrebbe assumere le sue forme definitive entro il 2020) […] I fondamentali economici dell’operazione – sottolineano gli analisti di quotidiano energia – sono già imbastiti: secondo le stime attribuite al consorzio Desertec (l’alleanza che raccoglie anche gli operatori europei nell’energia e nella finanza, come le nostre Enel e Terna ma anche Unicredit e Intesa San Paolo, proprio per sviluppare iniziative di generazione da fonti rinnovabili nel continente africano) il costo della generazione eolica nei migliori siti terrestri dell’Algeria è stimato tra 6,5 e 8,5 centesimi di euro a kilowattora, che diventano 9 o 10 centesimi si includono i costi di trasmissione fino all’Italia considerando le infrastrutture in corso di realizzazione. La stima si basa su uno studio realizzato da Desertec insieme all’azienda di Stato algerina Sonelgaz sul potenziale eolico dei paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo. Che per il business dell’elettricità eolica “presentano condizioni particolarmente favorevoli”, rimarca lo studio precisando che nella fascia settentrionale africana il costo della produzione eolica è già oggi competitivo con quello delle centrali che bruciano idrocarburi.

Un affare per tutti. Tant’è che – fa rilevare lo studio di Desertec – i paesi dell’area hanno adottato obiettivi davvero ambiziosi, con l’intenzione di portare le installazioni eoliche ad almeno 20 gigawatt di potenza complessiva entro questo decennio. Particolarmente attivo l’Egitto, che ha un target di 7,2 GW, seguito dal Marocco con 2 GW, dalla Libia con 1,5 GW e appunto dall’Algeria dalla Tunisia che hanno obiettivi quantitativamente più modesti (attorno ai 0,5 GW nella fase iniziale) ma con l’intenzione di debuttare per primi nel mercato dell’export di elettricità”.

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