Il candidato al ballottaggio torna sulle dinamiche elettorali del 9 marzo “Non li consideriamo utili soltanto quando c’è da mandarli a votare”
Un ringraziamento ai cittadini stranieri che lo scorso 9 marzo hanno votato per lei, ma anche a quelli che fanno parte dei volontari del comitato elettorale. Perché hanno rappresentato cosa significa veramente integrazione e condivisione degli obiettivi, soprattutto quando scenari alternativi mostrano l’utilizzo di questi cittadini come “legione straniera” in occasione delle consultazioni. E’ così che il candidato sindaco Silvia Melani torna sulle dinamiche elettorali di domenica scorsa a Fucecchio.
Dopo le polemiche sul voto massivo da parte di cittadini non italiani, la consigliera provinciale esprime alcune valutazioni. Non riconoscere che esista un problema di manipolazione del voto dei cittadini stranieri è operazione fortemente ipocrita: se ciò non è avvenuto domenica scorsa a Fucecchio non è frutto del caso o della mancanza di cinesi, quanto dell’impegno profuso dai comitati elettorali nel far rispettare le regole, formali e sostanziali, che il Pd si è dato. Invitiamo chi oggi tenta di attribuirsi il merito di non aver avuto situazioni imbarazzanti a confrontare questo dato coi precedenti, quando proprio il candidato Melani bloccò – nel suo ruolo di rappresentante legale di lista di Renzi – una massa di elettori stranieri privi di requisiti. Inoltre, i numeri non sempre raccontano tutta la storia: il bello delle cifre, in fondo, sta anche nel poter impunemente raccontare un 46% di preferenze come risultato strepitoso nonostante un mese prima le aspettative per quello stesso candidato fossero ben più ampie e sicuramente sopra il 60%. Analogamente, per chi partiva da zero, arrivare al 30% è – questo sì – strepitoso.
Gli stranieri, per Silvia Melani, non sono un bancomat delle preferenze. Lo dimostra anche la passione con cui due cittadine di origini straniere animano quotidianamente il suo comitato: “Ho deciso di votare Silvia – spiega Sumalee, fisioterapista thailandese – perché la vedo come l’unica persona valida per guidarci in un momento di crisi economica come quello attuale”. “Ho visto in lei – aggiunge Carmen, ingegnere rumena – la soluzione di molti problemi di Fucecchio: economici, sociali e lavorativi. Ha sempre mostrato tanta considerazione dei giovani e degli stranieri che vivono e lavorano nella legalità”.
Ufficio Stampa