29 Marzo 2024, venerdì
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Fiorello e le offese sui social: la solidarietà vip di Severgnini e Serra

Fiorello e le offese sui social: la solidarietà vip di Severgnini e Serra. Non c’è pace per il povero Fiorello ricoverato ancora in terapia intensiva: la rete non gli perdona d’aver investito un vecchietto sulle strisce, pure lui ricoverato con fratture al bacino, alla spalla, alla tibia, al perone. I soliti “sudicioni e rancorosi” invadono le bacheche dei social con insulti e offese e vigliaccamente si nascondono dietro l’anonimato. Non è una notizia, sottolineava ieri Michele Serra su Repubblica, invitando le persone intelligenti a ignorarli.
Esempio non seguito dal collega del Corriere della Sera Beppe Severgnini, indignato ma solo fino a un certo punto, perché la rete, il progresso sono belli ma hanno dei costi, per esempio che la possono utilizzare tutti. Anche gli immaturi di ogni età. Sarebbe bello che una notizia come quella dell’incidente provocasse “sorpresa, dispiacere, preoccupazione, non sarcasmo, odio e superficialità”.

Segue una antologia ragionata degli insulti. Uno a caso: “@angelaguerriero6 ma il pedone poteva stare più attento però! Ah attraversava sulle strisce?? Beh ma se arriva un VIP ha la precedenza!!!”. Sarcastico, forse superficiale, d’accordo: ma il sudiciume, il rancore, l’odio…? Ancora: “@Teresa_Bruno: Fossi il vecchietto, gli spulcerei un po’ di soldini al Fiore nazionale. #fiorelloincidente”. Un po’ materialista la signora, ma certo non anonima. Pare di capire che invece i commenti buoni, gli auguri di altri vip via Youtube (tipo Jovanotti-Pausini-Antonacci) vanno bene, non rientrano nell’antropologia negativa dei forzati del web (ci hanno messo la faccia, e ti credo!).
Ma se i cosiddetti vip hanno accettato di estendere il raggio d’azione sulla scena digitale, inondandola di post, mi piace, cinguettii, foto, live-set e quant’altro serva a mantenere un faro perennemente acceso sulle loro oscillanti carriere, questo va bene, è progresso. E’ social: solo applausi, chi fischia è maleducato. E se scappa il turpiloquio da bar, scatta la sanzione del moralista vip. Non rileva il fatto che le strisce pedonali valgono come un semaforo rosso. Dice, ma Fiorello sta male, merita tutta la nostra solidarietà, hai letto, hai sentito: seguiamo il consiglio di Serra, “No: non ho letto e non ho sentito. La vita è breve, sprecarla è un delitto”.

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