29 Marzo 2024, venerdì
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Ilva, 53 richieste di rinvio a giudizio. Ci sono i Riva e anche Vendola

La procura di Taranto ha definito l’inchiesta sull’Ilva chiedendo pochi minuti fa il rinvio a giudizio, tra gli altri, per il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e per i Riva, proprietari dello stabilimento siderurgico di Taranto. Secondo la Procura, Vendola, accusato di concussione aggravata, avrebbe fatto pressioni sull’Agenzia regionale per l’ambiente affinché cambiasse il tiro sull’Ilva. Il tutto sarebbe poi sfociato nel mancato rinnovo dell’incarico ad Assennato in scadenza nel febbraio 2011 a causa delle pressioni esercitate dall’Ilva che contestava duramente l’operato del dg dell’Arpa. Al sindaco di Taranto, invece, si contesta il fatto che dopo l’invio di un esposto alla Procura di Taranto nel quale segnalava i danni da inquinamento e soprattutto le malattie, nessuna azione sarebbe stata messa in campo dall’amministrazione comunale. Ben più pesante l’accusa verso Emilio Riva e i figli Fabio e Nicola: associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale. Emilio e Nicola Riva hanno già scontato un anno di arresti domiciliari, da luglio 2012 a luglio 2013, e ora sono in libertà.

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