23 Aprile 2024, martedì
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Energia, cosa fare per ridurre consumi e costi?

Cosa fare per ridurre notevolmente consumi e costi per l’energia?

1. Usare il condizionatore con parsimonia e in modalità “deumidificazione”, abbinandolo a un ventilatore.
La diffusione dei condizionatori d’aria è tra i maggiori responsabili dell’incremento dei consumi energetici estivi avvenuto nell’ultimo decennio in Italia.
Il condizionatore è infatti un grande consumatore di energia: al suo costo di acquisto bisogna sommare i notevoli costi di esercizio, specialmente per unità multiple o per utilizzi protratti nel tempo. Se infatti un’unità di piccole dimensioni ha un consumo medio di 900W e comporta quindi un consumo di circa 160 euro l’anno se usato 6 ore al giorno per quattro mesi, un’unità centralizzata da 24.000 btu (2,5 ton) consuma 3500W e può costare più di 630 euro l’anno con lo stesso tipo di utilizzo!
I condizionatori portatili non consumano meno di unità esterne. Ciò, unito al fatto che solitamente vengono utilizzati in situazioni di scarsa efficienza, fa sì che vengano utilizzati più a lungo, con un impatto notevole sulla bolletta elettrica.
Un ventilatore è invece decisamente meno costoso e poco energivoro: sia i modelli da pavimento che quelli da soffitto consumano 50-100W a seconda delle dimensioni e della velocità a cui vengono fatti girare.
Se si decide comunque di acquistare un condizionatore, è possibile ridurre a un quarto i consumi e risparmiare più di 120 euro l’anno con una singola unità o 470 euro con un’unità centralizzata a tre uscite.
E’ importante:
• collocarlo nella zona notte, dove la diminuzione della temperatura ambientale migliora il comfort del riposo notturno;
• preferire la funzione “deumidifica” a quella di normale condizionamento d’aria: con questa funzione il condizionatore rimuove umidità dall’aria, che insieme alla temperatura è uno dei componenti dell’indice di calore percepito, senza abbassare la temperatura. In questo modo il condizionatore lavora meno e il suo intervento è meno fastidioso e dannoso per la salute;
• combinare l’uso del condizionatore a quello del ventilatore¸ che sia a soffitto, da tavolo o da pavimento: il ventilatore riduce il senso di calore e contribuisce a diffondere l’aria fresca del condizionatore in tutta la stanza, che deve così lavorare molto meno;
• limitare l’utilizzo alle fasce orarie serali. Questo perchè la temperatura esterna è più bassa, quindi l’unità esterna lavora meglio e perchè in molti casi l’energia costa leggermente meno dopo le 19. Di notte, inoltre, il caldo esterno è meno intenso e non fa in tempo a rioccupare la stanza quando il condizionatore viene spento. Per gli stessi motivi è sbagliato far lavorare il condizionatore di giorno se siamo fuori casa;
• tenere pulita e libera da ostruzioni l’unità esterna, che si sporca facilmente a contatto con gli agenti esterni. Ricordarsi di pulire il filtro una volta al mese;
• una veloce doccia fresca è meglio di un’ora di condizionatore aggiuntiva.
2. Lavare il bucato in lavatrice a 30°.
Il 90% dell’energia consumata da una lavatrice viene usato per scaldare l’acqua del lavaggio . I detersivi e le lavatrici moderne lavano molto bene anche a 30° di temperatura. Lavare a basse temperature è una buona abitudine che consente a una famiglia di abbattere il costo di esercizio della lavatrice.
Non è vero che le temperature basse sono meno igieniche: anche a temperature più alte parecchi batteri sopravvivono al lavaggio, mentre l’azione battericida avviene asciugando al sole o in asciugatrice. Molti modelli hanno una funzione “eco” che allunga i tempi di lavaggio ma consente un leggero risparmio energetico. E’ molto più efficace lavare a basse temperature con un programma normale che impostare temperature più alte e usare la funzione “eco”. Aspettare di avere un pieno carico e ridurre i lavaggi contribuisce molto a ridurre i consumi.
Quando si sceglie una lavatrice bisogna tenere presente che le lavatrici più piccole, di carico massimo 5-6 kg, non sono molto più economiche da operare di quelle più grandi, da 8-9 kg. Al momento si trovano sul mercato lavatrici in classe A+++ a prezzi abbordabili (a partire da 350 Euro), tuttavia anche in questo caso è bene ricordare che la differenza in bolletta è data dalle temperature a cui si effettuano i lavaggi più che dalla classe energetica.
3. Valutare attentamente l’acquisto di un frigorifero di classe A++ o A+++ o la sua sostituzione se fosse più vecchio di 8-10 anni.
Il frigorifero è l’elettrodomestico che consuma di più nella stragrande maggioranza dei casi , perché è sempre acceso e il suo compressore deve lavorare diverse ore al giorno. Valutare quindi attentamente la classe energetica e il consumo annuo del frigorifero all’atto dell’acquisto, orientandosi su apparecchi in classe energetica “A++” o “A+++”.
Considerando modelli di medie dimensioni (circa 300 litri di capacità), i primi hanno un consumo annuo inferiore a 200 KWh / anno (corrispondente a circa 480 Euro in bolletta nel corso della vita utile dell’apparecchio) e si trovano a partire da circa 450 euro. I secondi consumano meno di 150 KWh / anno (meno di 360 euro in 10 anni) e si possono trovare a partire da 500 euro: non è quindi necessario un grande esborso per portare a casa un frigorifero dai consumi bassissimi, che si ripaga velocemente.
E’ importante scegliere un modello correttamente dimensionato per la propria famiglia, senza esagerare: ovviamente è preferibile un frigorifero capiente che consenta un viaggio in meno al supermercato che uno più piccolo ma insufficiente per i propri bisogni.
I frigoriferi combinati e quelli doppia porta, i più diffusi nelle case italiane, consumano meno di quelli side-by-side o tre porte (detti anche “americani”) che si stanno diffondendo negli ultimi anni, specialmente se hanno la macchina per produrre ghiaccio, particolarmente energivora.
4. Valutare attentamente l’acquisto e l’utilizzo di un’asciugatrice / asciugabiancheria.
Le vendite di asciugatrici in Italia sono in aumento costante . Tuttavia il loro acquisto va considerato con attenzione, soprattutto in un Paese come l’Italia dal clima tendenzialmente mite e soleggiato. Al costo di acquisto di un’asciugatrice, variabile tra i 300 e 1000 euro, dobbiamo infatti aggiungere i significativi costi energetici: un’asciugatrice non particolarmente efficiente e usata di frequente può costare 300 euro l’anno in bolletta .
E’ molto importante quindi considerare la classe energetica dell’apparecchio: ipotizzando 5 utilizzi a settimana, un’asciugatrice in classe A può far risparmiare più di 200 euro l’anno e si può ripagare da sola in breve tempo.
Se ne possediamo già una, è bene imparare a usarla solo quando necessario e in modo appropriato. L’asciugatrice ha un filtro che andrebbe pulito almeno 3-4 volte l’anno: la pulizia è un’operazione semplice e descritta nel manuale di utilizzo. Un filtro ostruito incrementa notevolmente i consumi. I capi non dovrebbero essere introdotti ancora bagnati: per questo è sempre opportuno impostare la centrifuga della lavatrice al valore massimo tollerato dai capi da lavare per estrarli umidi, ma non bagnati. Ovviamente anche per l’asciugatrice vale il principio che l’asciugatura è più efficiente dal punto di vista energetico se viene effettuata a pieno carico.
5. Passare al mercato libero.
Per tutti i profili di consumo identificati da SosTariffe.it, il passaggio al mercato libero garantisce risparmi significativi, dell’ordine del 7-10% l’anno.
Per una famiglia di 4 persone che utilizza lavatrice, lavastoviglie e condizionatore ma non lo scaldabagno, questo si traduce in un risparmio di quasi 70 euro l’anno. Una coppia che non è quasi mai in casa di giorno può sfruttare una tariffa bioraria conveniente del mercato libero e risparmiare quasi il 10%.
Sul mercato libero esiste una significativa varietà di offerte: alcune prevedono un canone fisso se si rimane entro certe soglie, altre includono quote significative di energia verde e altre ancora offrono prodotti o servizi aggiuntivi.
La scelta della tariffa giusta sul mercato libero va ponderata in base ai propri consumi e non fatta alla cieca per evitare brutte sorprese. E’ importante conoscere i propri consumi mensili in KWh e come si distribuiscono questi consumi tra le fasce F1 (08:00 – 19:00 di giorni feriali) e F23 (giorni festivi e 19:00 – 08.00 dei giorni feriali). Un servizio di comparazione, come quello di SosTariffe.it, può aiutare a fare la scelta giusta.

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