27 Aprile 2024, sabato
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L’avv. Piero Relleva al Rotary Club Taranto Magna Grecia “Passiamo dal Porcellum al Porcellinum?”

Piero_RellevaLa legge elettorale è davvero una delle solite storie italiane: contorte e senza fine.

Il noto amministrativista, avv. Piero Relleva, ha iniziato così la sua conversazione ai soci del Rotary Club Taranto Magna Grecia sul tema della nuova legge elettorale italiana. L’avv. Relleva, che è rotariano ed è pastpresident del Rotary Club Taranto, è stato invitato dal presidente del Magna Grecia, Antonio Biella, che lo ha presentato e ha introdotto il tema della serata.

Si è partiti dall’analisi del Porcellum, strana definizione data a una legge elettorale e, per di più, dal suo stesso promotore, l’on. Calderoli. Un sistema con premio di maggioranza (magari anche superiore  ai consenti ottenuti) e con la novità delle liste bloccate, ovvero coi “predestinati” al Parlamento scelti dalle segreterie dei partiti. <Un sistema aberrante – ha affermato Relleva – ma che ha fatto comodo a tutti i partiti, tant’è che è stato sempre criticato a parole da tutti ma mai cambiato. Almeno fino a quando, poco più di un mese fa (il 13 gennaio 2014) , la Corte Costituzionale l’ha finalmente dichiarato incostituzionale>.

Il giudizio finale della Consulta è partito da un ricorso del famoso giurista Aldo Bozzi. Tre i motivi di incostituzionalità, in relazione all’art. 48,  emersi, ha evidenziato Relleva: l’attuale premio di maggioranza è incostituzionale  perchè induce i partiti a coalizzarsi ma non impedisce che dopo il voto possano anche separarsi conservando il premio (vedi recente esperienza di Sel); in secondo luogo perché non prevede un limite percentuale per conseguire il premio (per esempio, una coalizione che arrivasse al 20 per cento potrebbe, di fatto, ottenere il 51); infine – forse il “peccato” più grave – perché senza preferenze il cittadino non è libero di esprimere pienamente il proprio voto così come vuole la Costituzione.

<Un aspetto grave sotto il profilo del diritto – ha detto l’avv. Piero Relleva – ma al tempo stesso positivo per gli aspetti pratici, è che la Corte ha deciso che la sentenza produrrà i suoi effetti solo a partire dalla prossima consultazione elettorale>. Ovvero, quello che è fatto è fatto: abbiamo solo eletto un po’ di Parlamenti incostituzionali ma non dovremo farlo più.

Ora, con l’accordo Renzi-Berlusconi, si profila il sistema elettorale detto Italicum, sicuramente migliore del precedente ma non esente da antiche colpe.

<E’ vero  – ha affermato l’oratore – che il premio di maggioranza dovrebbe scattare solo al raggiungimento del 35-37 per cento; e che c’è uno sbarramento  del 12 per cento per le coalizioni e del 4,5 per cento per i partiti singoli; ma allo stato dell’arte resta anche con l’Italicum  l’esclusione delle preferenze; quindi del sospetto di incostituzionalità, quindi…è  un Porcellinum>.

Il tema di stretta attualità e la scorrevole relazione hanno dato spunti per un animato dibattito fra i numerosi presenti.

All’inizio della serata, il presidente Biella aveva dato la parola all’Istruttore di Club, il pastpresident Ettore Salvatore, in occasione della ricorrenza del 109° anniversario della fondazione del Rotary. L’ing. Salvatore aveva parlato del Rotary delle origini, di come e perché era nato a Chicago con i primi quattro amici (un avvocato, un commerciante di carbone, un ingegnere minerario e un sarto) tutti diversi per professione, per interessi, per religione e tendenze politiche. E di come, con lo straordinario sviluppo in tutto il mondo nel volgere di pochi anni, il Rotary si sia arricchito di valori come la rettitudine professionale, la propensione al servizio, e lo stimolo a prendersi a cuore  la cosa pubblica. Valori oggi identificativi di ogni rotariano.

Pietro Relleva

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