23 Aprile 2024, martedì
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La cura del diabete tra alimentazione e movimento

Il diabete è una malattia metabolica che interessa l’intero organismo. Si tratta di una condizione che può manifestarsi insidiosamente, a volte passa per lungo tempo inosservata e, se non diagnosticata precocemente, rischia di avere delle complicanze importanti che vanno dalla retinopatia fino alla cecità, dalle malattie cardiache all’ictus, dall’insufficienza renale a gravi danni al sistema nervoso e a quello vascolare, fino a danni alle gambe che possono provocare la gangrena.
Queste complicanze si possono prevenire se si cura bene il diabete e si interviene precocemente.

Questa malattia è caratterizzata da un eccesso di glucosio nel sangue, dato dall’incapacità dell’organismo di trasformare gli zuccheri in energia grazie all’azione dell’insulina. Quando questa viene prodotta in quantità insufficiente o per nulla, il glucosio si accumula pericolosamente nel sangue dando seguito ad una serie di scompensi importanti.
I sintomi in genere sono legati ai valori elevati del glucosio nel sangue e si manifestano con l’aumento del bisogno di urinare, sete intensa, perdita di peso, stanchezza, pelle secca e disidratata.

Il diabete di tipo 1 in genere ad insorgenza infantile-giovanile richiede un trattamento quotidiano a base di insulina, i sintomi sono importanti ed in genere di breve durata, qualche settimana. In questo caso è proprio la mancanza di insulina la causa principale della malattia.
Il diabete di tipo 2, adulto-senile, è più insidioso e i sintomi sono meno evidenti in quanto si manifestano nel tempo in modo graduale. Rappresenta circa il 90% dei casi di diabete e può in genere essere curato con terapia farmacologica abbinata a uno stile di vita sano, una dieta equilibrata e una regolare attività fisica.
Un discorso a parte merita il diabete gestazionale che si sviluppa in gravidanza e non dà sintomi: viene diagnosticato con un prelievo del sangue prima e dopo assunzione di glucosio e in genere sparisce dopo il parto.

E’ importante sapere che il diabete ha una componente genetica. Ma quella che si eredita è una predisposizione. Se una persona ‘predisposta’ a sviluppare il diabete segue un’alimentazione moderata e sana, mantiene un peso ideale e non è troppo sedentaria, riduce di molto il rischio di sviluppare il diabete. Oltre alla familiarità, nel determinare la comparsa del diabete intervengono altri fattori ambientali quali il sovrappeso e l’obesità, il tipo di alimentazione, la mancanza di attività fisica, l’ipertensione e la presenza di trigliceridi molto alti.

Per curare il diabete è importante raggiungere il principale obiettivo che è quello di contenere la concentrazione di glucosio nel sangue nei valori più vicini alla normalità ed evitare grosse escursioni tra i valori glicemici pre e post-prandiali. E’ necessario quindi che a gestire le cure sia uno specialista che tenga sotto controllo il quadro di salute del paziente, che ne verifichi periodicamente il benessere generale valutando non solo le glicemie ma anche lo stato del cuore, degli occhi, dei reni al fine di ottimizzare la terapia ed evitare complicanze.

Ogni anno nel mondo oltre 7 milioni di persone sviluppano il diabete e il 50% di questi non sa nemmeno di averlo.

Oggi, con la prevenzione e con terapie farmacologiche sempre più all’avanguardia, seguendo le indicazioni del medico, attenendosi ad uno stile di vita sano e regolare e soprattutto tenendo sotto controllo e in modo stabile i valori della glicemia, il paziente può condurre una vita normale con una aspettativa di vita soddisfacente.

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