20 Aprile 2024, sabato
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Attenzione, bufale on line

Internet sta cambiando radicalmente il mondo dell’informazione. Una rivoluzione appena iniziata, che potrebbe avere effetti sociali più dirompenti di quelli provocati dall’invenzione della stampa. On line le notizie viaggiano in modo molto più veloce e a costi decisamente più bassi. Ma c’è anche l’altro lato della medaglia. Insieme all’informazione si diffonde in modo altrettanto rapido ed economico anche la disinformazione. Anzi, sembra che anche in questo campo valga il principio per cui la moneta cattiva scaccia quella buona.

Anche sui media tradizionali i giornalisti commettevano e commettono errori o negligenze. Subiscono le pressioni della politica e dei poteri forti. Tendono a enfatizzare, soprattutto nella titolazione, tutto ciò che viene pubblicato. Ma quello che si stampa, in qualche modo, viene consegnato alla storia, non si può più cambiare. E chi scrive lo sa bene. E se sbaglia ne risponde spesso in tribunale. Rischiando risarcimenti da centinaia di migliaia di euro, a volte di milioni di euro.

Internet è un altro pianeta. Qui le notizie si pubblicano prima di verificarle (perché tutti vogliono arrivare prima dei propri concorrenti), tanto a correggerle si fa sempre in tempo. E se il giornalista si accorge che circola una notizia importante, anche se la ritiene falsa, spesso è costretto a pubblicarla per evitare di avvantaggiare un suo concorrente. Perché qui non ci sono lettori affezionati che ti acquistano in edicola, ma solo navigatori che entrano ed escono dal tuo sito. E più contatti fai più hai valore dal punto di vista pubblicitario. Siccome queste sono le uniche entrate disponibili per la maggior parte dei siti, pur di avere visitatori non si va troppo per il sottile. E c’è pure chi le notizie, invece di andarsele a cercare, trova più comodo inventarsele. Costringendo tutti gli altri a venirgli dietro. Anche perché più sono fantasiose, inverosimili, pruriginose, più fanno audience. Un circolo vizioso che rincorre e giustifica i modi più triviali, i pregiudizi più diffusi, le situazioni più oscene. Tutto è lecito in questa corsa ad avere un maggior numero di utenti.

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