20 Aprile 2024, sabato
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Dirottato a Ginevra aereo Ethiopian partito da Addis Abeba e diretto a Roma

Un aereo della Ethiopan Airlines decollato da Addis Abeba e diretto a Roma Fiumicino e poi a Milano Malpensa è stato dirottato, lunedì mattina, sullo scalo di Ginevra. A bordo c’erano 193 passeggeri, tra cui 138 italiani. Il dirottatore, copilota del velivolo di 31 anni e non armato, chiedeva asilo politico in Svizzera ma subito dopo l’atterraggio è stato arrestato, dopo aver tentato la fuga calandosi con una corda da un finestrino della cabina subito dopo l’atterraggio nell’aeroporto ginevrino.
L’aereo è stato intercettato da due caccia dell’Aeronautica militare italiana sullo spazio aereo della Sicilia, sopra Siracusa, dove si sono avute le prime evidenze che si trattasse di un dirottamento. I Caccia sono stati fatti decollare dalla base di Gioia del Colle e hanno scortato l’aeroplano fino in Francia, dove è stato preso in consegna da aerei militari francesi.

Il boeing, che operava il volo di linea ET-702, ha sorvolato più volte la città elvetica, per poi atterrare all’aeroporto. “Ethiopian airlines” scrive in un comunicato che il velivolo “è stato costretto” ad atterrare a Ginevra invece che a Roma. L’atterraggio è stato “buono” e tutti i passeggeri e l’equipaggio sono illesi. L’aeroporto è stato riaperto al traffico aereo.
LA TESTIMONIANZA DI UN ITALIANO A BORDO – “Pensavo che il copilota fosse impazzito, da quello che ho capito il pilota è stato chiuso fuori dalla cabina di pilotaggio mentre era andato in bagno, ha raccontato all’Ansa Francesco Cuomo, 25 anni, uno dei passeggeri a bordo dell’aereo. Il dirottamento è cominciato mentre eravamo ancora in Sudan. Poi mi sono reso conto di essere fuori dall’Italia riconoscendo le Alpi. Quando abbiamo iniziato a girare sopra Ginevra ci sono stati momenti di forte paura “.
“Abbiamo capito che era un dirottamento e che l’uomo chiedeva l’asilo politico. I passeggeri sono stati fatti scendere uno a uno dal velivolo e sono stati fatti sedere per terra, e non sui sedili, degli autobus per motivi di sicurezza. Poi sono stati soccorsi allo scalo di Ginevra. Qui è stata data la colazione ed i primi supporti psicologici. Quindi sono iniziati gli interrogatori per capire esattamente quello che era accaduto”. Il volo partito da Addis Abeba era diretto in Italia con scalo a Roma e Malpensa, ricorda il ragazzo.

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