29 Marzo 2024, venerdì
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Sos italiani all’estero: “Farnesina ho perso l’aereo, mi mandi quello militare”

“Pronto Farnesina, avrei trovato un affare d’oro ma non ho contanti. Mi potreste anticipare qualcosa, bastano 30mila euro”. Oppure: “L’aereo che ci deve riportare in Italia non arriva. Mandate un aereo militare a prenderci”. Due esempi delle telefonate che arrivano alla Farnesina. Telefonate per cui, se non ci fosse da mettersi le mani nei capelli, ci sarebbe davvero da ridere come in una sorta di “Io speriamo che me la cavo” degli italiani all’estero.
Il nostro ministero degli esteri ha, attivo 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, un numero verde cui si possono rivolgere i nostri connazionali che si trovano fuori dai confini nazionali in caso di difficoltà. Un numero evidentemente d’emergenza che si è dimostrato utile, anzi utilissimo, in più di un’occasione. Un numero che ha anche consentito in alcuni casi di salvare delle vite o comunque di portare in salvo dei connazionali finiti in situazioni pericolose, come è accaduto nel caso degli italiani salvati in Sudan. Un numero che riceve migliaia di telefonate. Tra cui, però, anche un ricco e nutrito bestiario della follia, o della stupidità, chiamatela come volete, degli italiani.

Qualche anno fa, a Varsavia, come racconta Paolo Valentino sul Corriere della Sera, si presentò alla nostra ambasciata un distinto signore sulla settantina. “Salve – disse al segretario che lo ricevette – ho conosciuto una splendida ragazza polacca, di 28 anni, e vorrei sposarla”. “Congratulazioni”, gli rispose educatamente il funzionario, “ma faccia attenzione. Sa, può accadere che queste ragazze qualche volta non si sposino per amore ma per ottenere un passaporto e poi chiedere il divorzio e reclamare metà del patrimonio”. Per niente turbato l’anziano e distinto signore rispose: “Proprio per questo sono qui. Volevo chiedervi di prendere qualche informazione sulla famiglia della ragazza. Sa, per sapere che gente sono…”.
Ma per una richiesta folle fatta de visu, decine ne arrivano via telefono alla Farnesina. Da quelle dei turisti in vacanza ai tropici che, visto il ritardo dell’aereo che deve riportarli a casa, chiamano il ministero per chiedere un volo militare. E i voli sembrano essere un pallino dei turisti della domenica che, anche quando si trovano in lista d’attesa, chiamano “casa” per chiedere una mano: “Siamo qui in lista d’attesa e non sappiamo se riusciremo ad imbarcarci, dateci una mano”.
Italiani che confondono il numero verde e la Farnesina per una sorta di balia, di mamma a cui chiedere aiuto per qualsiasi tipo di difficoltà e contrattempo e non solo per i problemi, reali e gravi, in cui si può avere la sfortuna di imbattersi. Il numero verde è pensato per offrire supporto in caso di sequestro, di infortunio grave, di problemi con la legge ma non, come è capitato, per chiedere che fine avesse fatto “mia figlia che è a Praga e non chiama da 2 giorni”. “Quanti anni ha la bambina?”, chiedono dalla Farnesina alla mamma preoccupata che, candida, risponde: “28, ma chiama sempre, glielo giuro”.
Scorrendo la ridda di risibili richieste di aiuto che arrivano allo 0636225 si capisce come gli italiani, o almeno una fetta molto più ampia di quanto sarebbe lecito supporre, percepiscano il ministero come una sorta di mamma all’ennesima potenza. Italiani mammoni e bamboccioni che sono pronti a chiamare casa. Italiani inesperti, ingenui e un po’ “fregnoni” come si dice a Roma, che trovano anche, spesso e volentieri, il supporto di discutibili amministratori per lo più locali prontissimi ad urlare lo stanco ritornello: “Li hanno abbandonati”.
Perla vera delle conversazione tra Farnesina e italiani in difficoltà e però quella che ha per protagonista un diplomatico italiano, un autista e la moglie di questo. Il primo, il diplomatico, si trovò nella condizione di dover contattare la moglie di un autista italiano rimasto ferito in un incidente.
E questa: “Ah, si è fatto male? Sappia che per Danzica è competente quella zoccola di Malgorzata, la sua amante. Lui crede che non lo sappia, ma se vuole le do anche il numero di telefono”.

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