18 Aprile 2024, giovedì
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Nel 2014 scendono ancora i prestiti alle imprese: meno 8 miliardi

Nel 2014 calano ancora i prestiti delle banche alle imprese. Lo dice Confindustria secondo cui in Italia la caduta dei prestiti bancari alle imprese è stata finora del 10,5% dal picco del settembre 2011, pari a un calo di 96 miliardi e la stima per il 2014 è un ulteriore calo dell’1% (-8 miliardi). Nel 2015, invece, si registrerà un aumento del 2,8% (+22 miliardi).

Il calo dei prestiti, spiega il Csc in una nota, ”è partito dal lato dell’offerta e perciò le previsioni si basano sull’evoluzione nei bilanci bancari del rischio di credito (oggi ai massimi), della capacità di generare utili (ai minimi), dei ratio di capitale e della raccolta”. Affinché l’inversione di tendenza si verifichi – spiega il Centro studi – ”è cruciale che la valutazione e i test effettuati dalla Bce confermino la solidità dei bilanci bancari così da infondere fiducia negli istituti italiani da parte degli investitori e da abbassare la loro avversione al rischio.

Se l’approfondita analisi della Bce non sortisse questi esiti positivi, si potrebbe materializzare uno scenario avverso, nel quale i prestiti scenderebbero del 4,9% nel 2014 (-40 miliardi) e dell’1,3% nel 2015 (-10 miliardi)”. I prestiti delle banche alle imprese, scrive il Csc, sono già diminuiti più del Pil nominale nel 2012-2013; il rapporto prestiti/Pil si è ridotto rapidamente e potrebbe scendere ancora. Il grado di indebitamento bancario delle imprese è lontano dal picco. ”In ogni caso – si legge nella nota – l’andamento dei prestiti bancari nel 2014-15 non potrà soddisfare pienamente il fabbisogno finanziario creato dal miglioramento della domanda e dell’attività economica e ciò rende urgente lo sviluppo dei canali di finanziamento non bancari”.

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