26 Aprile 2024, venerdì
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Bankitalia solo a banche italiane

La Banca d’Italia agli italiani. Si potrebbe sintetizzare così la principale modifica al dl n. 133/2013 recata dal ddl di conversione, approvato ieri dall’aula del senato e ora atteso alla camera. Banche e assicurazioni potranno partecipare al capitale di via Nazionale solo se hanno sede legale e amministrazione centrale in Italia. Stop quindi alla possibilità di partecipazione per gli enti finanziari con quartier generale in un paese Ue. E laddove gli enti domestici venissero acquisiti da soggetti extracomunitari, scatterà l’obbligo di dismissione delle proprie quote. Via libera invece a enti e istituti di previdenza e assicurazione aventi sede legale in Italia, fondi pensione e fondazioni di origine bancaria di cui all’articolo 27 del dlgs n. 153/1999. Si riduce anche la quota massima del capitale detenibile da ciascun soggetto. La soglia viene ora fissata al 3%, invece del 5% precedentemente previsto: per le quote possedute in eccesso il diritto di voto sarà sterilizzato, né spetteranno dividendi (che saranno imputati a riserva). La riduzione del novero degli investitori che possono acquisire le quote di partecipazione al capitale dell’istituto è prevista da un emendamento presentato dalla commissione finanze approvato quasi all’unanimità. La modifica interessa l’articolo 4 del provvedimento, che autorizza la Banca d’Italia ad aumentare il proprio capitale mediante utilizzo delle riserve statutarie all’importo di 7,5 miliardi di euro.

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