18 Aprile 2024, giovedì
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Latitante bloccato nel traffico, viene riconosciuto da un poliziotto. Arrestato e rispedito in cella

Frattamaggiore. Dal permesso premio, ottenuto nel mese di maggio dello scorso anno, ad una latitanza durata più di sette mesi. Terminata in modo del tutto inaspettata : per problemi di traffico.

Ieri mattina Patrizio Orefice, 46 anni, pregiudicato di Secondigliano, residente a Succivo, latitante a Orta di Atella, mentre era alla guida di una Lancia Y, che procedeva a passo d’uomo nel caotico traffico di via Sordi della città atellana, ha incrociato un agente del commissariato di Frattamaggiore, diretto dal vice questore Rachele Caputo, che a bordo della sua auto si stava recando al lavoro.

Il sesto senso dei latitanti, ha fatto percepire al pregiudicato che il suo “ vicino” di traffico fosse uno “ sbirro”. E con un gesto istintivo ha cercato di coprirsi il volto con le mani. Ma anche gli “ sbirri” a modo loro, nemmeno scherzano nel campo del paranormale. Quel gesto ha più che insospettito l’agente, che quella faccia, per motivi di lavoro, l’aveva già vista da qualche parte.

E allora ha cercato di seguire il sospetto. Che invece, grazie al traffico, è riuscito ancora una volta a far perdere le tracce. Ma solo per poche ore. Il poliziotto arrivato in ufficio, ha dato una scorsa alle foto dei ricercati, riconoscendo all’istante il volto del latitante. Insieme agli altri colleghi, l’agente è ritornato nella zona di via Sordi a Orta di Atella per la caccia al latitante. Patrizio Orefice, che pensava di averla fatta franca, individuato dai poliziotti mentre a piedi percorreva la stessa strada, ha tentato ancora di scappare, correndo a più non posso. E’ stato raggiunto e ammanettato, dopo qualche decina di metri. L’uomo è stato immediatamente condotto nel carcere di Poggioreale.

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