28 Marzo 2024, giovedì
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Quadro RW anche con un euro

L’obbligo di compilare il quadro RW della dichiarazione dei redditi scatta anche solo per la detenzione all’estero di un euro per un solo giorno. Inoltre, chi ha quote societarie in un paradiso fiscale dovrà mettersi praticamente a nudo: dovrà infatti dichiarare non più il valore nominale della quota, ma tutti gli attivi detenuti dalla società, in dettaglio per tipologia di attività e investimento. È quanto emerge dalla circolare n. 38/E di ieri dell’Agenzia delle entrate che chiarisce l’operatività della nuova normativa sul monitoraggio fiscale, a seguito dell’introduzione dell’art. 9 della Legge europea n. 97/2013, efficace a decorrere dal 4 settembre 2013. Viene previsto sui contribuenti residenti, l’obbligo di dettagliare il valore complessivo di quanto detenuto all’estero per il tramite di società o entità giuridiche localizzate in paradisi fiscali, altrimenti non conoscibile. In assenza di adempimento scatta la sanzione raddoppiata, in misura dal 6 al 30% del valore non dichiarato. Allo scopo, per esigenze di semplificazione, il contribuente indica nel quadro RW, per ciascuna società localizzata ivi, il valore complessivo di tutte le attività finanziarie e patrimoniali di cui risulta essere il titolare effettivo, predisponendo e conservando, nei termini di prescrizione dell’accertamento raddoppiati rispetto agli ordinari, un apposito prospetto in cui devono essere indicati i valori delle singole attività.
Detto prospetto deve essere esibito o trasmesso, su richiesta, all’Amministrazione finanziaria. Il ragionamento logico alla base del provvedimento è il seguente: i Paesi e i territori non trasparenti sovente vanificano, stante l’assenza di collaborazione, il perseguimento dell’effettivo esercizio del potere di controllo di quanto detenuto all’estero da contribuenti residenti e perciò suscettibile di generare redditi imponibili in Italia.

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