23 Aprile 2024, martedì
HomeItaliaEconomiaCon Lampedusa ci giochiamo i soldi Ue: le minacce del Commissario, l’inchiesta

Con Lampedusa ci giochiamo i soldi Ue: le minacce del Commissario, l’inchiesta

Con Lampedusa ci giochiamo i soldi Ue: le minacce del Commissario, l’inchiesta. Le immagini del trattamento nel centro di detenzione di Lampedusa sono “spaventose e inaccettabili” e la Ue “ha già cominciato una indagine”. Lo dichiara la commissaria europea Cecilia Malmstrom annunciando che “non esiteremo ad aprire una procedura di infrazione per assicurarsi che gli standard europei siano rispettati”. Anche la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un’inchiesta sui trattamenti disumani ai quali sarebbero stati sottoposti alcuni profughi ospiti del Centro di prima accoglienza.
La Ue minaccia di sospendere i fondi. ”La nostra assistenza e sostegno alle autorità italiane nella gestione dei flussi migratori può continuare solo se il paese garantisce condizioni umane e dignitose nel ricevimento di migranti, richiedenti asilo e rifugiati” ha dichiarato la commissaria europea Cecilia Malmstrom. La quale aggiunge che “contatteremo le autorità italiane per chiedere maggiori informazioni su questi eventi e chiederemo loro di fare piena luce su quanto accaduto”. Annunciando che è già cominciata una indagine europea, Malmstrom specifica che essa riguarda “le spaventose condizioni in molti centri di detenzione italiani, Lampedusa compresa”.

Si muove la Procura di Agrigento. Il fascicolo di “atti relativi” è stato aperto dallo stesso procuratore capo, Renato Di Natale; i reati ipotizzati, a carico di ignoti, sono quelli di violenza privata e maltrattamenti nei confronti di persone sottoposte a cura e custodia. La Procura acquisirà la versione integrale del filmato, parzialmente trasmesso dal Tg2; nelle immagini, riprese con un cellulare da un siriano ospite del Centro, si vedono alcuni profughi, completamente denudati, sottoposti a trattamento anti scabbia.
Il ministro dell’Interno Cancellieri invoca prudenza. ”Bisogna vedere tutta la procedura cosa comporta, prima di giudicare va fatta un’inchiesta, però le immagini fanno impressione”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri a Radio24 commentando le immagini diffuse dal Tg2 del Cie di Lampedusa. “Le immagini di Lampedusa fanno stare male – ha aggiunto Cancellieri – Perché il problema delle disinfezioni esiste, so che Letta ha chiesto un’inchiesta. Può darsi che le immagini distorcano la realtà”.
L’autodifesa della cooperativa “Lampedusa accoglienza”. ”Non esiste né un lager né un campo di concentramento e le immagini dei migranti che si sottopongono ai getti sanitari è una consuetudine praticata a loro difesa”. Lo afferma Cono Galipò, amministratore delegato della cooperativa ‘Lampedusa accoglienza’ che gestisce il centro di Lampedusa. “Non potete – dice – metterci alla gogna per qualche sequenza che non dice nulla di ciò che facciamo”, e “lo spazio in cui tutto si svolge è sostanzialmente protetto dalle pareti degli stessi container. Non è vero che tutti vedono tutto”. “Noi seguiamo una indicazione delle autorità sanitarie”. Si tratta, spiega, del “protocollo da seguire quando si spruzza un prodotto come il benzoato di benzina”, un derivato della benzina, ”un prodotto venduto in farmacia. Non è mica Ddt o gas. Va diluito e con perizia distribuito sul corpo. Ma preferiamo nebulizzare lo stesso getto in modo da evitare rossori, bruciature, effetti collaterali. Tutto questo serve per evitare l’insorgere di malattie, di manifestazioni fastidiose, a cominciare dalla scabbia, da pruriti, dal rischio di fenomeni simili”. E il trattamento non viene praticato nei bagni perché “abbiamo un container con appena sedici bagni. Un container dove quel giorno venivano ospitate 300 persone. E se avessimo spruzzato il benzoato di benzina nelle docce avremmo fatto correre dei rischi a tutti i migranti. Avremmo poi dovuto bloccare l’uso dei bagni, attendere di smaltire odori e prodotto. All’aperto si disperde tutto”. “Quel video – aggiunge – falsa tutto. Qui si lavora notte e giorno con una abnegazione che tutti conoscono, senza mai tirarsi indietro su niente, sempre disponibili, pullman, mezzi e uomini pronti sul molo per ogni arrivo…”.

Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti