John Chen, il nuovo ceo ad interim di BlackBerry, ha dichiarato che la società non è più in vendita ma, al contrario, è in piena attività. Tuttavia, se l’azienda continua a bruciare cassa alla velocità attuale i problemi si faranno seri.
Quando venerdì BlackBerry comunicherà gli utili del terzo trimestre fiscale gli investitori e gli analisti si aspettano che quasi tutte le metriche finanziarie chiave siano peggiorate. Oltre alla posizione finanziaria – gli analisti prevedono un esaurimento di liquidità entro la fine dell’anno – sono previste entrate in calo dai servizi e forse anche un’ulteriore riduzione del valore dell’inventario, dato che le vendite dei suoi smartphone continuano a non andare bene. L’azienda non rende più note le cifre dei suoi abbonati. Tutti gli occhi saranno puntati su Chen, entrato in carica lo scorso mese per risollevare le sorti dell’azienda dopo che questa aveva rinunciato a mettersi in vendita. Secondo molti analisti il ceo non ha molte alternative. Il processo di vendita BlackBerry ha attratto l’interesse di pochi compratori e c’è una visibilità limitata sulle prospettive di crescita dell’azienda. Chen ha fornito pochi dettagli circa i suoi piani per risanare BlackBerry. Gli investitori dovrebbero ascoltare il discorso che Chen farà per la prima volta sulle prospettive dell’azienda dopo aver comunicato il risultato del trimestre. L’unica dichiarazione pubblica fatta da Chen dopo aver assunto la carica è stata all’inizio di questo mese in una lettera aperta ai clienti, in cui riferiva che BlackBerry sarebbe ritornata alle sue «fondamenta e radici» per fornire servizi alle imprese e che i rumor circa la morte dell’azienda erano «estremamente esagerati».
Il nuovo ceo ha continuato dicendo che l’azienda «continuerà a investire in ricerca e sviluppo per i segmenti enterprise e security» durante tutta la fase di ristrutturazione, senza rivelare però molti dettagli. Gli investitori hanno reagito in maniera piuttosto scettica alla nomina di Chen e alle sue poche dichiarazioni pubbliche. Alcuni analisti hanno suggerito una chiusura del segmento in declino degli smartphone da parte di Chen, ma sarebbe un’operazione troppo onerosa. Secondo l’analista di Citigroup Ehud Gelblum, anche chiudere completamente il ramo d’azienda è una proposta gravosa, che potrebbe costare a BlackBerry più di quello che ha in bilancio. BlackBerry ha un totale di disponibilità liquide di 2,6 miliardi dollari alla fine del secondo trimestre, in diminuzione rispetto a 3,1 miliardi di dollari del trimestre.
Il precedente ceo di BlackBerry, Thorsten Heins, aveva tra le sue maggiori priorità quella di preservare consistenti disponibilità liquide e, riducendo i costi e ottimizzando le operazioni di produzione, era riuscito in grand parte a farlo. La seconda parte del piano di Heins, però, era quella di lanciare sul mercato una linea di telefoni di successo e finora non è andata a buon fine, lasciando l’azienda con 1 miliardo di dollari di smartphone Z10 invenduti. Molto analisti si aspettano che l’azienda annunci una riduzione di altri modelli di cellulari nel terzo trimestre. L’analista di Canaccord Genuity, Michael Walkley, ha dichiarato in una relazione ai clienti che è stata registrata un debole domanda di telefoni BlackBerry, inclusi i modelli lanciati da poco. Walkley ha inoltre riferito di «alti livelli» di eccedenze di magazzino delle serie di telefoni con tastiera. Anche per l’ultimo telefono top touchscreen di casa BlackBerry, il modello Z30, l’interesse è stato tiepido. Il telefono è disponibile negli Stati Uniti solo con Americano Verizon Wireless e non può essere acquistato nei negozi ma unicamente online. Un portavoce di Verizon non ha rilasciato commenti circa le vendite dello Z30.