29 Marzo 2024, venerdì
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Mi.S.E., le FAQ sui finanziamenti alle PMI per ampliamenti e conversione delle imprese

Il Ministero dello Sviluppo Economico, con decreto ministeriale del 29 luglio 2013, concede finanziamenti agevolati per l’ampliamento delle micro, piccole e medie imprese ubicate nelle aree delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), nonché per loro diversificazione ovvero la conversione dei processi produttivi.

A tal fine è attivato un fondo per 150.000.000 di euro a valere sulle risorse del Piano di Azione e Coesione.
Una quota di detta dotazione, per circa 90.000.000 di euro, è riservata ai programmi d’investimento proposti da micro, piccole e medie imprese.
Una sottoriserva, pari a 22.500.000 milioni di euro è destinata esclusivamente alle micro e piccole imprese.

Di seguito le prime FAQ della misura.

1. Quali sono le modalità e i termini per la presentazione delle domande di agevolazione previste dal decreto ministeriale 29 luglio 2013?

Con decreto direttoriale del 20 novembre 2013, il Ministero dello Sviluppo Economico stabilisce che le domande devono essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 27 febbraio 2014, attraverso un’apposita procedura informatica. Tale procedura informatica sarà resa disponibile, all’impresa proponente, per lo svolgimento delle attività di compilazione della domanda a partire dal 13 febbraio 2014.

2. In quali settori deve operare l’impresa per presentare domanda di agevolazione?

Possono accedere alle agevolazioni le imprese che alla data di presentazione della domanda risultano regolarmente iscritte nel registro delle imprese e costituite da almeno due anni.
I programmi d’investimento devono essere finalizzati, esclusivamente, allo svolgimento delle seguenti attività economiche:

attività manifatturiere;
produzione e distribuzione di energia elettrica e di calore;
attività di servizi.
3. Possono accedere alle agevolazioni le imprese operanti nel settore costruzioni?

I programmi d’investimento per il settore delle costruzioni, non rientrano tra le attività ammissibili alle agevolazioni.

4. Possono accedere alle agevolazioni le imprese del settore magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti?

Si, l’attività di magazzinaggio e di supporto ai trasporti, con esclusione dei mezzi di trasporto è fra le attività di servizi ammissibili.

5. Può presentare domanda di agevolazione una impresa che svolge una attività di commercio?

No, il settore del commercio, non risulta indicato fra le attività economiche agevolabili.

6. Può presentare domanda di agevolazione un’impresa del settore della trasformazione di prodotti agricoli?

No. In base a quanto disposto dal decreto ministeriale 29 luglio 2013, non sono ammissibili alle agevolazioni i programmi d’investimento riguardanti il settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

7. L’acquisto o la costruzione dell’immobile aziendale e la realizzazione di opere murarie rientrano tra le spese ammissibili alle agevolazioni?

No. Le spese ammissibili sono quelle relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali: macchinari, gli impianti, le attrezzature e i programmi informatici.

8. Possono presentare domanda di agevolazione gli studi professionali?

Come dal decreto ministeriale 29 luglio 2013, possono accedere alle agevolazioni le imprese di servizi, purché costituite sotto forma di società e nei limiti dei programmi d’investimento ammissibili indicati dal predetto decreto.

9. E’ previsto un ambito territoriale specifico per la realizzazione dei programmi d’investimento?

Si, i programmi di investimento devono essere realizzati nell’ambito di un’unità produttiva ubicata nelle Regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia (aree dell’Obiettivo Convergenza UE). Le Regioni Abruzzo, Basilicata e Sardegna non rientrano nelle Regioni dell’obiettivo convergenza.

10. Qual è la forma delle agevolazioni concedibili ai sensi del decreto ministeriale 29 luglio 2013?

L’agevolazione ha la forma di sovvenzione rimborsabile per una percentuale nominale delle spese ammissibili complessive pari al 75% del programma d’investimento.
La percentuale da rimborsare è fissata in base alla dimensione dell’impresa beneficiaria ossia:

70% della sovvenzione per le imprese di piccola dimensione;
80% per le imprese di media dimensione;
90% per le imprese di grande dimensione.
La parte della sovvenzione da rimborsare deve essere restituita secondo un piano di ammortamento, senza interessi, con rate semestrali a scadenza fissa, il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno, in un arco temporale di massimo 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo della sovvenzione stessa.

 

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