26 Aprile 2024, venerdì
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In arrivo professioni light

Il 2013 è stato un anno da incorniciare per molte professioni senza albo. Dopo anni di discussioni e di polemiche ha preso infatti avvio il processo di riconoscimento e formazione di alcune attività che fino ad oggi erano svolte “di fatto” e che oggi possono invece trovare un quadro normativo di riferimento abbastanza solido. Il punto di partenza è la legge n. 4 del 2013 in vigore da febbraio che consente alle associazioni di ottenere dall’Uni la certificazione delle regole tecniche che devono essere rispettate dal professionista che volesse chiedere l’accreditamento. Già otto professioni hanno ottenuto questo riconoscimento. E proprio oggi viene pubblicata la normativa Uni sui tributaristi. Altre 14 professioni sono in attesa di tagliare il traguardo. Tra le attività già riconosciute quella di fotografo, comunicatore, chinesiologo, naturopata, osteopata, operatore Ict. Tra quelle sono sulla pista di decollo l’amministratore di condominio, l’archivista, il bibliotecario, il cuoco, il traduttore. Tutto il processo di riconoscimento è su base volontaria. A partire dalla richiesta fatta dall’associazione di categoria per finire con quella che può essere avanzata dal singolo professionista, che gli consentirà di ottenere il riconoscimento ufficiale definito dalle regole tecniche Uni. Siamo evidentemente su un altro piano rispetto a quello nel quale operano le professioni ordinistiche. Ma in entrambi i casi c’è l’interesse della collettività che una funzione più o meno importante sia svolta solo da soggetti che abbiano compiuto un certo percorso di formazione professionale e in modo da dare un minimo di garanzia all’utente finale.

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