19 Aprile 2024, venerdì
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Imu, rischio abolizione parziale

Abolizione della seconda rata Imu ma solo parziale. I titolari di immobili adibiti ad abitazione principale non dovrebbero passare alla cassa, entro il prossimo 16 dicembre, solo se i comuni non hanno aumentato le aliquote fissate nel 2012. In caso di aumento, infatti, la differenza del quantum dovuto dovrebbe essere a carico dei contribuenti. Inoltre, non dovrebbe più essere concesso l’esonero dal pagamento per i titolari di terreni agricoli e fabbricati rurali. Sono questi gli scenari che si potrebbero profilare se nel consiglio dei ministri di martedì prossimo il governo confermerà i contenuti della bozza di decreto-legge esaminata giovedì da palazzo Chigi (si veda ItaliaOggi di ieri). Dunque, nonostante manchino poco più di 20 giorni al fatidico appuntamento per il pagamento del saldo dell’imposta municipale, la cui scadenza è stabilita per il prossimo 16 dicembre, non si hanno ancora certezze neppure sull’esonero dal pagamento per gli immobili adibiti a prima casa. Anche per i titolari di questi immobili il beneficio è condizionato dalle scelte fatte dal comune sul cui territorio insistono i fabbricati. Nella versione attuale della bozza del dl l’abolizione dovrebbe essere limitata alla metà dell’imposta calcolata applicando aliquote e detrazioni stabilite dal comune nel 2012.

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