12 Novembre 2024, martedì
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Ragionieri, c’è la riforma

Ok alla riforma previdenziale dei ragionieri, che in futuro pagheranno contributi più cari e andranno in pensione più tardi. I ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia) hanno infatti comunicato ieri all’ente guidato da Paolo Saltarelli di aver dato il via libera definitivo alle misure. Dunque da quest’anno l’aliquota soggettiva minima da pagare sui redditi professionali sale dall’8 al 10% e crescerà di un punto percentuale fino al 2018 quando si stabilizzerà al 15%. Mentre per accedere alla pensione di vecchiaia non basteranno più 65 anni ma ce ne vorranno 68 e almeno 40 anni di contribuzione effettiva. Ancora, per chi è già in pensione nel triennio 2014-2016 scatterà il contributo di solidarietà (dall’1 al 5%).Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale si concluderà quindi una vicenda che va avanti da oltre un anno. La legge Fornero 214/2011, chiedendo a tutti gli istituti pensionistici di garantire una sostenibilità a 50 anni, ha imposto delle riforme incisive a quelle casse di vecchia generazione da approvare entro il 30 settembre 2012.

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