Almeno 18 morti e migliaia di sfollati, oltre a danni per milioni di euro: sono le conseguenze dell’inferno di fango in Sardegna, in particolar modo in Gallura, dove il governo ha dichiarato lo stato di emergenza. Il ciclone Cleopatra che si è abbattuto sulla regione lunedì 18 novembre ha fatto esondare fiumi, crollare ponti e alberi, allagare strade e case. In 24 ore sono caduti 440 millilitri di pioggia, la stessa quantità che in Italia arriva in sei mesi. Decine i feriti, centinaia gli sfollati, black-out elettrici, strade e ferrovie interrotte, ritardi nei collegamenti aerei e marittimi. Due persone risultano disperse, una a Torpé e una a Onanì. La questione maltempo è approdata anche a Roma, dove è stato convocato il Consiglio dei Ministri che ha dichiarato lo stato di emergenza nella regione. La Giunta regionale ha invece deliberato l’arrivo di altri cinque milioni di euro per l’emergenza alluvione.
Dalla notte tra lunedì e martedì Cleopatra è arrivata sul centro Italia, con piogge intense su Lazio, Toscana e Liguria. A Roma e dintorni le previsioni sono cupe: 24 ore se va bene, forse 36 di pioggia no stop. E c’è già l’allerta esondazioni per il Tevere, con la Protezione civile mobilitata. Nella giornata di martedì 19 novembre sono attese 5-6 ore di pioggia intensa su tutta la parte tirrenica dell’Italia, da Genova a Napoli.
Intanto martedì mattina, dopo una notte di devastazione, i Vigili del Fuoco hanno trovato la famiglia brasiliana dispersa ad Arzachena: si tratta di quattro persone, tra cui due bambini, che erano nella loro casa, un seminterrato sommerso da tre metri d’acqua dopo la piena del Rio Mannu e San Pietro.
Le vittime sono Isael Passoni, 42 anni, e i figli Weriston di 20 anni e Laine Kellen, di 16. E’ morta anche la madre di cui però non si conosce il nome.
Il sindaco di Tempio Pausania, Romeo Frediani, ha reso noti i nomi delle vittime del crollo del terrapieno sulla provinciale 38 tra Olbia e Tempio. Si tratta di Bruno Fiore, 68 anni, originario di Buddusò, della moglie Sebastiana Brundu, di 61, di Luras, e della consuocera Maria Loriga, di 54. La famiglia Fiore è molto conosciuta in città: per decenni ha gestito alcune cave nella zona. “Tempio non ha subito i danni immani di Olbia, ma anche noi piangiamo la perdita di tre nostri compaesani”, ha detto il sindaco.
Paura, per la stessa piena del Rio Mannu, anche per 13 persone a bordo di diverse auto trascinate via dalla forza dell’acqua mentre percorrevano la circonvallazione di Arzachena. Tutti si sono messi in salvo uscendo dalle auto e arrampicandosi su degli alberi. Tra loro ci sono due ragazzi di 13 anni e una donna incinta.