Apprendo con sgomento quanto riportato ieri dagli organi di stampa locali in merito alle dichiarazioni del responsabile ministeriale dei Corridoi Ten-T Roberto Ferrazza sulla realizzazione della Tav Venezia-Trieste, definita dallo stesso Ferrazza un’opera prioritaria.
A dichiararlo è la Deputata del M5S Arianna Spessotto che da anni è impegnata sul fronte Veneto dei no TAV. Stando alle affermazioni di Ferrazza, ribadisce la Spessotto – il Ministero dell?Ambiente starebbe chiudendo il parere di VIA su due ipotesi di progetto, quello del 2010 redatto da Italferr, su cui si sono espressi negativamente i cittadini, gli enti locali, le Regioni, le categorie produttive nonché lo stesso Commissario Straordinario Bortolo Mainardi, e quello sull’ipotesi definita di “affiancamento” che, a differenza di quanto affermato da Ferrazza, non è mai stata tradotta in progetto, e di cui esiste peraltro solo uno studio di prefattibilità, redatto nel 2012.
Ho provveduto oggi stesso ad inoltrare un’apposita richiesta di accesso agli atti al Ministero dell’Ambiente puntualizza la Spessotto per far luce su questo ipotetico progetto di affiancamento alla linea esistente.
Ricordo che l’unica proposta su cui c’era stata una convergenza di tutte le parti coinvolte dal tracciato, era quella di ammodernare ed ottimizzare le linee esistenti, intervenendo in maniera efficace sui passaggi a livello, sui colli di bottiglia, sui sistemi di sicurezza e segnalamento dei treni e sul cadenzamento degli orari.
Forse sfugge al dott. Ferrazza, aggiunge la Spessotto che, per stessa ammissione della Società RFI (Rete Ferroviaria Italiana), non esiste ad oggi un mercato passeggeri e merci che giustifichi la realizzazione dell’alta velocità-alta capacità da Venezia verso Trieste, dal momento che il traffico merci e passeggeri, come ammesso dallo stesso Moretti, viaggia su tutt?altra direttrice!
Ai folli che fin dall’inizio hanno portato avanti l’ipotesi TAV del 2010, vorrei chiedere se si impegneranno personalmente a restituire ai cittadini quei 14 milioni di euro buttati nel realtivo progetto, visto che ad oggi tutti lo hanno bocciato. Fondare su basi errate un investimento di tale portata è del tutto irresponsabile, soprattutto in un momento di crisi come quello che attraversa l’economia italiana ed europea.
Vorrei poi sapere, aggiunge la Deputata del M5S, quanto è costato e quanto costerà ai cittadini italiani il nuovo progetto dell’architetto Bortolo Mainardi e come si concilia l’evidente conflitto di interessi che coinvolge quest’ultimo, dal momento che, oltre ad essere commissario straordinario, di nomina politica, per l’alta velocità Venezia-Trieste, Mainardi è contemporaneamente membro della commissione VIA, la stessa che si occuperà di dare il parere di compatibilità ambientale su questi progetti.
E’ quanto mai urgente, afferma la Spessotto, aprire un tavolo di concertazione con il territorio, per programmare insieme ai cittadini e sulle loro esigenze un piano regionale dei trasporti che ponga fine a uno sviluppo schizofrenico e incontrollato di nuove infrastrutture e per potenziare i necessari interventi sulle direttrici esistenti. Sono ben altre le infrastrutture di cui necessita un Paese post-industriale come l’Italia, conclude la Spessotto: una giustizia più veloce, la certezza del diritto, meno burocrazia, una pubblica amministrazione trasparente ed efficiente, senza imporre costi enormi a cittadini e imprese. Investiamo queste risorse in interventi utili che vadano a beneficio di tutta la popolazione: non è riempendo l’Italia di asfalto e ferrovie che il Paese ricomincerà a crescere.
Trasmesso e pubblicato
Ufficio stampa
On. Arianna Spessotto