Centinaia di progetti da portare avanti contemporaneamente, esattamente 700 in questo periodo. Csi Piemonte, il consorzio di enti pubblici per il sistema informativo nato nel 1977 su iniziativa della Regione, dell’Università e del Politecnico di Torino, ha a che fare continuamente con richieste da parte dei propri consorziati, così come con progetti di lungo corso che segue da anni.
Per questo nel 2010, dopo aver utilizzato un software di project management sviluppato internamente, ha deciso di fare un passo avanti sia dal punto di vista della soluzione, sia da quello organizzativo, ridisegnando il modo in cui le commesse erano gestite. Lo ha fatto con la soluzione di Cardinis Solutions (gruppo Sempla) per il project e portfolio management.
«Noi ci occupiamo di tutto quello che riguarda la gestione amministrativa degli enti consorziati dal punto di vista dello sviluppo del software necessario e dei servizi di assistenza applicativa», ha raccontato Alba Cucco, responsabile del project management office di Csi Piemonte, «dalla gestione degli stipendi al bilancio, al controllo di gestione e al magazzino. Copriamo quasi tutta l’attività degli enti: in agricoltura la gestione del censimento delle viti e i contributi che ricevono gli agricoltori, sui tributi la gestione del bollo auto, i centri unici di prenotazione e così via». Si capisce così come per un’attività estesa e frammentata di questo tipo sia fondamentale avere una cabina di regia che riesca a tenere sotto controllo le centinaia di progetti in contemporanea affinché siano assegnate le risorse necessarie, non vadano oltre i tempi e i costi stabiliti e si possano risolvere più facilmente le criticità che si possano presentare. Dal 2010 quindi si è deciso non solo di rivolgersi a Sempla per il nuovo software, ma si è istituita anche con la consulenza della società questa cabina di regia, un ufficio che sovrintende alla gestione dei progetti, il project management office, e si è cambiata l’organizzazione. «Siamo passati da un organizzazione trasversale a una con business unit per materie che affrontano tutto il progetto, dall’analisi del problema allo sviluppo e all’installazione del prodotto», ha spiegato Cucco, «questo ci serviva per mantenere uniformità nella gestione dei servizi. Ovviamente servivano anche processi e metodologia univoci, così coma la gestione e il reporting».
Il lavoro centrale sarà quello di controllare il progresso dei vari progetti attraverso i report che vengono generati. «Nel gergo interno li chiamiamo semafori. I report ci mettono in evidenza progetti critici e se c’è qualcosa che non va spetta poi a noi capire come intervenire, dialogando con la struttura che se ne occupa», ha spiegato il manager.
Il vantaggio principale dell’adozione di questa soluzione è quello di sapere in tempo reale quali siano le criticità del momento in termini di tempi, costi e risorse. «È il risultato più chiaro che possiamo dire di aver ottenuto», ha concluso Cucco, «sui costi è anche più difficile provarlo perché entrano in gioco tanti altri fattori, ma dal punto di vista dello strumento i cruscotti che danno l’evidenza del progetto sono fondamentali».
«Noi non vendiamo la semplice licenza», ha spiegato Giorgio Beghini, presidente di Cardinis Solutions (acquisita da Sempla lo scorso anno e a sua volta entrata nel gruppo Gft a maggio di quest’anno, ndr), «ma accompagniamo la componente software con l’analisi dell’organizzazione e la consulenza, per avere tutti i benefici che queste soluzioni possono portare. I nostri clienti sono trasversali: dal retail al fashion, da Pam a Coin sino all’Istituto ortopedico Rizzoli, che usa la nostra soluzione per i progetti di ricerca, o alla Guardia di Finanza per il recupero dell’evasione». (riproduzione riservata)