24 Aprile 2024, mercoledì
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Tronchetti Provera querela Beppe Grillo: “In Telecom mai intercettazioni”

Lo ha annunciato Marco De Luca, legale del manager, in merito alle parole del leader 5 Stelle che aveva commentato così lo scandalo Datagate: “Siamo intercettati? Non è una novità, lo siamo dai tempi di Tronchetti”.

In una nota l’avvocato scrive: ”Nonostante anni di indagini da parte dei magistrati abbiano dimostrato che in Telecom Italia non sono mai state compiute intercettazioni, Beppe Grillo racconta ancora il contrario perfino nelle aule del Senato”. E aggiunge: ”Ha ragione Beppe Grillo quando dice che bisogna avere paura delle ‘realtà che vengono cucite addosso‘, soprattutto se fondate su calunnie reiterate negli anni. Ho pertanto avuto mandato dal dottor Tronchetti Provera, a tutela della sua onorabilità, di agire giudizialmente nei confronti diBeppe Grillo”.

Per quanto riguarda la raccolta illegale di dossier, prosegue la nota: ”Si ricorda che il procedimento si è concluso con la sentenza di condanna degli imputati, senza coinvolgere in alcun modo il dottor Tronchetti, che è pertanto estraneo a tale vicenda. L’unico procedimento che ha visto il dottor Tronchetti condannato in primo grado è quello relativo alla ricettazione di un cd nell’ambito della cosiddetta “vicenda Kroll“, che nulla ha a che vedere con il dossieraggio illegale. Sulla “vicenda Kroll”, le motivazioni depositate dal giudice confermano che non esiste nessuna prova in merito alla consapevolezza di Marco Tronchetti Provera circa l’origine illecita del materiale acquisito dagli uomini di Tavaroli, se non la ricostruzione di Tavaroli stesso. La “logicità” della prova alla quale il giudice deve ricorrere in assenza di evidenze fattuali sta quindi esclusivamente nella ricostruzione effettuata da chi la stessa Procura ha definito inattendibile. Il cd pervenuto nella sede Pirelli, comprovante lo spionaggio eseguito dall’agenzia Kroll ai danni di Telecom Italia, fu immediatamente inviato all’Autorità giudiziaria. Tale comportamento non fu in danno di Telecom, ma evidentemente volto a tutelare l’azienda. La Kroll aveva posto in essere azioni contro Telecom già prima dell’ingresso indiretto di Pirelli nella compagine azionaria e, successivamente, anche contro il dottor Tronchetti e la sua famiglia”.

 

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