19 Aprile 2024, venerdì
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Indagati per peculato i nove capigruppo consiliari dell’Emilia Romagna

A un anno dal blitz della Finanza nel palazzo del Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna, la Procura di Bologna ha iscritto sul registro degli indagati i nove capigruppo consiliari. Si tratta di Marco Monari (Pd), Luigi Villani (Pdl), Mauro Manfredini (Lega Nord), Silvia Noè (Udc), Gianguildo Naldi (Sel-Verdi), Andrea De Franceschi (M5S), Liana Barbati (Idv), Roberto Sconciaforni (Federazione della Sinistra) e Matteo Riva del Misto. Il provvedimento è stato controfirmato dai pm Antonella Scandellari e Morena Plazzi. L’accusa è di peculato.

Le indagini sono iniziate un anno fa, con la visita a sorpresa della GdF in viale Aldo Moro, sede amministrativa regionale. Il 2 ottobre scorso, le Fiamme Gialle erano ritornate in Consiglio per ritirare nuovi documenti dagli uffici dei capigruppo.

Si sospetta che i capigruppo abbiano autorizzato l’utilizzo improprio di soldi pubblici, rimborsando spese private e non attinenti all’attività politica – dal pranzo al McDonald fino alla cena nel ristorante di lusso. Entrando nel dettaglio, si parla anche di consulenze camuffate e inutili, espressamente vietate dal regolamento consiliare (i fondi vanno spesi per il gruppo non per il partito di appartenenza). Nella lista degli acquisti, inoltre, si trovano anche profumi, libri di narrativa, elettrodomestici e medicine.

Nelle carte sequestrate a inizio mese, gli inquirenti sperano di trovare il rendiconto puntuale delle spese. Fonti della Procura bolognese fanno sapere che le indagini sono vicine alla svolta.

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