28 Marzo 2024, giovedì
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Il Papa: anche Dio è un carcerato

“Anche Dio è un carcerato, non rimane fuori dalla cella”, “è dentro con loro, anche lui è un carcerato, dei nostri egoismi, dei nostri sistemi, delle tante ingiustizie che è facile” applicare “per punire i più deboli, mentre i pesci grossi nuotano liberamente nelle acque”. Queste le parole di Papa Francesco ai cappellani delle carceri italiane che ha incontrato questa mattina nell’Aula Nervi prima di spostarsi in piazza San Pietro per l’Udienza Generale.

Il Papa dovrebbe andare in visita al Quirinale il prossimo 14 novembre. Al momento non si hanno conferme ufficiali dal Vaticano.

In regalo al papa una borsa fabbricata per lui dalle detenute
E’ stata donata al Papa una borsa da viaggio fabbricata per lui dalle detenute del carcere femminile di Rebibbia. Il dono è stato consegnato al Pontefice durante l’udienza che ha concesso ai cappellani delle carceri italiane, questa mattina prima della udienza generale. Nel suo saluto a papa Francesco, don Virgilio Balducchi, a nome di tutti i cappellani delle carceri italiani ha avanzato tre richieste al Papa: l’istituzione di un “luogo permanente” per i detenuti e problemi delle carceri, all’interno di un dicastero vaticano, “magari – ha suggerito – ‘Giustizia e pace’-; una “celebrazione di riconciliazione qui in Vaticano, con lei”, da fare l’anno prossimo, incentrata sul tema delle carceri; infine che il Papa sostenga “anche davanti ai politici dell’Italia che anche in Italia c’è bisogno di una giustizia maggiormente riconciliativa, e sarebbe ora che la si applicasse”.

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