La Banca centrale europea ha siglato un accordo di interscambio valutario con la People’s Bank of China della durata di tre anni e con un tetto massimo di 350 mld di yuan e 45 mld di euro. In pratica l’accordo garantisce alle banche europea di potersi approvvigionare di liquidità in valuta cinese direttamente presso la Bce. Queste potenziali risorse verranno messe a disposizione degli istituti tramite le rispettive banche centrali nazionali. Nel frattempo la Bce ha pubblicato il bollettino mensile dal quale è emerso che i rischi per le prospettive economiche dell’area dell’euro continuano a essere orientati verso il basso. L’evoluzione delle condizioni nei mercati monetari e finanziari mondiali e le relative incertezze potrebbero incidere negativamente sulla situazione economica. I rischi al ribasso riguardano inoltre rincari delle materie prime a fronte di rinnovate tensioni geopolitiche, una domanda mondiale inferiore alle attese e una lenta o insufficiente attuazione delle riforme strutturali nei paesi dell’area dell’euro.
Guardando al futuro, l’orientamento di politica monetaria resterà accomodante finché sarà necessario, in linea con le indicazioni prospettiche (forward guidance) fornite in luglio. Il consiglio direttivo di Eurotower conferma di attendersi che i tassi di interesse di riferimento della Banca centrale rimangano su livelli pari o inferiori a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo.