Per essere considerati il miglior global brand, per innovazione e valore occorre lavorare sul prodotto e sull’esperienza garantita al consumatore. Ne sa qualcosa Coca Cola, che dopo 13 anni da leader e nonostante una serrata strategia di marketing 2013, a base di lattine personalizzate, perde la prima posizione nella classifica Interbrand dei 100 marchi a maggior valore economico. Superata da Apple e Google rispettivamente al primo e secondo posto nonché marchi con cui un consumatore può migliorare la propria quotidianità. Per scalzare le posizioni il marchio della mela (98,3 miliardi dollari a valore, quasi 15 volte in più rispetto al debutto nella classifica nel 2000) ha avuto il merito di investire molto sulle novità sia sulla «filosofia del vivere»: La stessa formula guida gli exploit di Google (93,2 mld di dollari il suo valore, +34% e secondo posto nella scala Interbrand) che ha portato agli utenti costanti evoluzioni della propria offerta base (Search, Android e Gmail) e innovazioni (Google Glass e la driverless car). Ma anche di Prada, marchio italiano di moda e lusso n. 72 in classifica, 5,570 miliardi di dollari, che ha incrementato il proprio valore del 30% equilibrando l’heritage dell’italianità, il design e l’arte.