‘International air transport association (Iata), l’associazione delle compagnie aeree, ha tagliato da 12,7 miliardi di dollari a 11,7 miliardi la stima sui profitti dell’intero settore del trasporto aereo per il 2013. La revisione riflette l’impatto del rincaro del carburante determinato dalla crisi siriana e la crescita inferiore alle attese di alcuni mercato emergenti. I profitti attesi per l’anno in corso sono comunque decisamente migliori dei 7,4 miliardi registrati nel 2012 e il trend di ripresa del settore è previsto continui anche nel 2014 con un utile netto aggregato di 16,4 miliardi di dollari, secondo maggior risultato nella storia del trasporto aereo dopo i 19,2 miliardi del 2010, e con ricavi per 743 miliardi. A livello regionale l’associazione prevede le migliori performance per i vettori nordamericani con profitti attesi non più a 4,4 miliardi ma a 4,9 miliardi di dollari, oltre il doppio rispetto ai 2,3 miliardi del 2012, e un margine operativo del 4,3%. Per le compagnie europee la stima sui profitti è stata rivista da 1,6 a 1,7 miliardi, ma il margine dell’1,3% è il peggiore del settore e al di sotto del 3,2% medio.