2 Dicembre 2025, martedì
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Meloni al Quirinale, confronto con Mattarella dopo il caso Bignami

La premier rientra a Roma e vede il Capo dello Stato dopo le tensioni esplose per le accuse del capogruppo di FdI a un collaboratore del Presidente della Repubblica

Giorgia Meloni ha varcato i cancelli del Quirinale al termine di una giornata incandescente, segnata da scambi pubblici inusualmente aspri tra la maggioranza e il Colle. La presidente del Consiglio, rientrata in fretta nella Capitale dopo un impegno istituzionale a Mestre, ha incontrato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per un confronto definito “opportuno” e programmato a seguito di una telefonata intercorsa poche ore prima.

La sequenza degli eventi restituisce l’immagine di una tensione improvvisa e da circoscrivere. Tutto è iniziato con un comunicato del capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami, in cui si chiedevano chiarimenti circa un presunto atteggiamento ostile di Francesco Saverio Garofani, stretto collaboratore del Capo dello Stato. Un testo dai toni duri, che ha immediatamente attirato l’attenzione del Quirinale, spingendo gli uffici del Presidente a una risposta altrettanto netta, volta a respingere ogni insinuazione e a ribadire la correttezza istituzionale dell’operato di Garofani.

Il botta e risposta ha assunto in poche ore la dimensione di un caso politico, alimentando interrogativi sulle reali dinamiche tra Palazzo Chigi e il Colle. Un ulteriore elemento è arrivato con la smentita dello stesso Garofani, che ha negato qualsiasi atteggiamento improprio, prendendo così le distanze dalle ricostruzioni circolate sui giornali.

In questo clima, la telefonata tra Mattarella e Meloni ha segnato il primo passo verso una ricomposizione. È stata proprio la premier, secondo quanto riferito, a proporre un incontro di persona per chiarire ogni ombra e ristabilire un canale diretto, evitando che l’incidente assumesse proporzioni tali da compromettere i rapporti istituzionali. Da qui la decisione di fissare la riunione al Quirinale nel giro di poche ore, appena Meloni ha fatto ritorno a Roma.

L’appuntamento non ha avuto carattere pubblico e non sono state diffuse note ufficiali sul contenuto del colloquio. Tuttavia, l’immediatezza con cui è stato organizzato lascia intendere la volontà, da entrambe le parti, di riportare la vicenda entro i confini della fisiologia istituzionale. In un momento politico già complesso su più versanti, né il governo né il Colle sembrano intenzionati ad alimentare ulteriori turbolenze.

Resta ora da capire se e come la maggioranza deciderà di gestire la posizione di Bignami, la cui presa di posizione ha fatto da detonatore alla vicenda. Quel che appare certo è che l’incontro al Quirinale segna un tentativo di rimettere ordine nel delicato equilibrio tra le massime istituzioni del Paese, prima che una scintilla si trasformi in un incendio politico dalle conseguenze imprevedibili.

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