14 Novembre 2025, venerdì
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Atalanta, cambio in panchina: Juric esonerato, arriva Palladino

Dopo il ko con il Sassuolo la Dea volta pagina: l’ex tecnico della Fiorentina raccoglie l’eredità di Gasperini e rilancia il progetto nerazzurro

A Bergamo si chiude un capitolo e se ne apre subito un altro. L’Atalanta ha deciso di esonerare Ivan Juric dopo la pesante sconfitta con il Sassuolo, un passo falso che ha convinto la dirigenza a intervenire nonostante la recente, brillante vittoria in Champions League contro il Marsiglia. Al suo posto arriva Raffaele Palladino, che ha già firmato con il club nerazzurro e si prepara a debuttare in una nuova, ambiziosa avventura.

La decisione è stata ufficializzata con una nota sul sito della società: “Atalanta BC comunica che Ivan Jurić è stato sollevato dall’incarico di allenatore della Prima Squadra assieme ai suoi più stretti collaboratori, vale a dire Matteo Paro, Miguel Veloso, Paolo Barbero, Stjepan Ostojić e Michele Orecchio. Atalanta BC ringrazia Ivan Jurić e il suo staff per l’impegno profuso, augurando loro il meglio per il futuro”.

Dietro la scelta, maturata nelle ore successive al tonfo con il Sassuolo, c’è la consapevolezza che qualcosa si fosse incrinato nel rapporto tra squadra e tecnico. Juric, arrivato a Bergamo per inaugurare un nuovo ciclo dopo l’era Gasperini, non è riuscito a imprimere quella continuità di rendimento che la società e l’ambiente si aspettavano. Quindici partite in panchina, con un bilancio di quattro vittorie, otto pareggi e tre sconfitte: troppo poco per una squadra che, negli ultimi anni, ha abituato tifosi e osservatori a livelli ben più alti.

Palladino, il nuovo corso della Dea
Il nome scelto per la ripartenza è quello di Raffaele Palladino, ex allenatore della Fiorentina, profilo giovane ma già dotato di una chiara identità tecnica. L’accordo con l’Atalanta è stato definito in tempi rapidissimi, anche se l’annuncio ufficiale potrebbe arrivare solo nelle prossime ore. Palladino ha preferito accettare la sfida bergamasca dopo aver declinato l’ipotesi di un ritorno a Firenze nel turbolento post Pioli-Pradè.

La dirigenza orobica gli ha affidato il compito di proseguire idealmente il cammino tracciato da Gasperini: pressing alto, gioco verticale, intensità e valorizzazione dei giovani. L’obiettivo non è una rivoluzione, ma una continuità evolutiva. Palladino dovrà rimodellare la Dea senza snaturarla, cercando di restituirle quello spirito aggressivo e corale che negli ultimi mesi sembrava affievolito. Nel suo staff dovrebbero figurare Stefano Citterio come vice e Federico Peluso, ex difensore atalantino, come collaboratore tecnico.

Juric, un anno tormentato e tre addii
Per Juric, quello di Bergamo è il terzo esonero nel giro di dodici mesi, un’annata che sembra avergli voltato le spalle. Il 10 novembre 2024 era arrivato l’addio alla Roma, dopo appena dodici partite (quattro vittorie, cinque sconfitte e due pareggi). Poco più di un mese dopo, il 21 dicembre, la chiamata del Southampton in Premier League: anche lì, però, l’esperienza è durata poco, chiusa con un bilancio di due vittorie, un pareggio e tredici sconfitte in sedici gare, fino alla risoluzione consensuale del 7 aprile 2025.

Il ritorno in Italia e la sfida con l’Atalanta avrebbero dovuto rappresentare per lui l’occasione del riscatto, ma la scintilla non è mai scoccata del tutto. La squadra ha mostrato sprazzi di buon gioco, ma anche lunghi momenti di confusione tattica e di scarsa brillantezza.

Un nuovo inizio per la Dea
Con Palladino, l’Atalanta punta a rilanciare il proprio progetto tecnico e a consolidare il percorso europeo. Giovane, ambizioso e con idee moderne, il nuovo tecnico porta entusiasmo e un linguaggio calcistico in sintonia con la tradizione bergamasca: gioco, coraggio e crescita.

Il cambio in panchina segna l’inizio di una nuova fase per la Dea, che ancora una volta sceglie la via del rinnovamento guardando avanti, senza rinnegare il proprio passato recente. A Bergamo si ricomincia da qui: dal talento e dalla voglia di costruire, con Palladino chiamato a restituire all’Atalanta l’identità che l’ha resa una delle realtà più affascinanti del calcio italiano.

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