24 Novembre 2025, lunedì
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Travolto  Ettore Pausini: lo zio di Laura travolto da un’auto pirata

Il 78enne, ciclista appassionato e volto noto dell’associazione Onconauti, è stato investito mentre rientrava da un giro in bicicletta. L’automobilista è fuggito senza prestare soccorso. In corso le indagini per rintracciarlo.

Un pomeriggio di serenità e sport si è trasformato in tragedia alle porte di Bologna. Ettore Pausini, 78 anni, zio della cantante Laura Pausini e volto molto conosciuto in città per la sua generosità e il suo impegno nel volontariato, è morto dopo essere stato travolto da un’auto pirata in via degli Stradelli Guelfi, lungo il tratto compreso tra Castenaso e San Lazzaro di Savena.

Stava rientrando a casa dopo una delle sue consuete uscite in bicicletta, una passione coltivata da sempre. Poi, all’improvviso, l’impatto violento con un’auto che procedeva in direzione opposta. Il conducente non si è fermato: ha accelerato e si è dileguato. I soccorritori del 118, accorsi in pochi minuti, hanno tentato a lungo di rianimarlo, ma per Pausini non c’è stato nulla da fare.

Un impatto devastante su un tratto di strada pericoloso

Secondo le prime ricostruzioni dei Carabinieri, il 78enne sarebbe stato investito da una Opel Astra di colore chiaro, un modello datato, che lo avrebbe colpito in pieno mentre percorreva il tratto all’altezza del civico 12. L’urto è stato tanto violento da scaraventare la bicicletta a diversi metri di distanza.

Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto la scena e di aver subito allertato i soccorsi. I residenti della zona, intervistati dai giornalisti, parlano di “una strada pericolosa, troppo stretta e trafficata”, dove da anni chiedono l’installazione di una pista ciclopedonale o di barriere protettive per i ciclisti.

La fuga dell’automobilista e la caccia al pirata

Dopo l’incidente, l’auto si è allontanata a tutta velocità senza fermarsi a prestare soccorso. Le forze dell’ordine hanno immediatamente avviato un’indagine per rintracciare il conducente. Gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza comunali e private posizionate lungo la via e nei quartieri limitrofi.

La vettura, secondo le prime informazioni, potrebbe presentare danni evidenti nella parte anteriore. Non si esclude che l’automobilista abbia abbandonato l’auto in una zona isolata o che stia cercando di farla riparare in fretta. La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo e coordina le indagini per identificare il responsabile e chiarire la dinamica precisa dell’accaduto.

Un uomo amato e rispettato: il barbiere che aveva sconfitto il cancro

Ettore Pausini era molto più che “lo zio di Laura”. Originario di Solarolo, come la celebre nipote, era una figura stimata e benvoluta a Bologna, dove da oltre trent’anni gestiva un salone da barbiere in piazza Azzarita.

Aveva affrontato un tumore con coraggio e determinazione, uscendo vincitore da quella battaglia. Da allora si era impegnato a sostegno di chi, come lui, aveva vissuto l’esperienza della malattia. Era diventato testimonial dell’associazione Onconauti, che si occupa di riabilitazione psicofisica per pazienti oncologici. Con la sua storia e la sua energia aveva ispirato molte persone.

Nel 2016, Laura Pausini gli aveva dedicato un post colmo d’affetto: “Mio zio Ettore Pausini è un vero campione! Sono orgogliosa di te e dei medici che ti hanno seguito, zio. Ti voglio bene.” Un messaggio che raccontava il legame profondo tra i due e la riconoscenza della cantante per l’esempio di forza e positività che lo zio aveva sempre rappresentato.

Il dolore della comunità e il ricordo degli amici

La notizia della sua morte ha scosso profondamente Solarolo e Bologna, due comunità che lo avevano adottato e amato. A ricordarlo con parole commosse è stato Stefano Giordani, presidente dell’associazione Onconauti e suo amico di lunga data: “Ettore era un uomo immenso. Dopo la malattia aveva trovato la sua missione nell’aiutare gli altri a rinascere. Era una persona luminosa, capace di dare speranza a chi aveva smarrito la fiducia.”

Sui social si moltiplicano i messaggi di cordoglio e le testimonianze di affetto. Molti clienti del suo negozio, amici e conoscenti hanno condiviso ricordi, fotografie e parole di stima, definendolo “un uomo buono, generoso, sempre sorridente”.

Laura Pausini, profondamente colpita, non ha ancora rilasciato dichiarazioni pubbliche, ma l’ondata di affetto che sta attraversando i social racconta il dolore condiviso di chi lo conosceva e ne aveva apprezzato la bontà e la determinazione.

La tragica morte di Ettore Pausini ha riacceso il tema della sicurezza stradale, in particolare per i ciclisti, troppo spesso vittime di condotte irresponsabili. Le associazioni locali chiedono interventi urgenti e una maggiore tutela per chi sceglie di muoversi in bicicletta lungo le strade provinciali.

Intanto, l’indagine prosegue: i Carabinieri stanno lavorando senza sosta per individuare il pirata della strada e restituire verità e giustizia a una famiglia segnata da un dolore profondo.

Ettore Pausini lascia l’immagine di un uomo che, dopo aver vinto la sua battaglia più difficile, ha continuato a vivere con entusiasmo, fede nella vita e amore per gli altri. La sua scomparsa improvvisa non spegne il ricordo di chi lo ha conosciuto, ma lo trasforma in un simbolo di coraggio e umanità.

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